Juve, dieci anni di presidenza Andrea Agnelli: 16 titoli e una straordinaria crescita finanziaria. I numeri
Il 28 aprile di 10 anni fa aveva inizio l'era Andrea Agnelli. La Juve aveva ancora le cicatrici di Calciopoli e attraversava una crisi profonda che culminerà con il 7° posto in campionato. Il club bianconero era passato al 43° posto nel ranking Uefa (oggi è al 5° posto).
Con Andrea Agnelli alla guida, la Juve è tornata a vincere e a stravincere in Italia, ha sfiorato il successo in Europa in due occasioni. Come riporta La Stampa, la società che oggi stipendia 885 persone ne aveva 145, i ricavi sono passati da 172,1 a 621,5 milioni e i titoli conquistati sono 16 titoli, di cui 8 Scudetti consecutuvi, andando a pareggiare i record di Boniperti e Chiusano (ma Andrea ci ha impiegato meno tempo).
Il simbolo dell'imprinting di Andrea Agnelli risiede, forse, nel calciomercato. Si è passati, con tutto il rispetto, dal 'no' di Totò Di Natale dell'Udinese al sì di Cristiano Ronaldo, uno dei giocatori più forti della storia. La prima stagione, con Marotta a.d., Nedved vicepresidente e Paratici d.s., non è stata delle migliori. La Juve di Delneri, scelto per la rifondazione dopo una grande cavalcata con la Samp, chiuderà settima. Di nuovo. Andrea decide di puntare sulla juventinità e chiama il 'maestro' juventino Antonio Conte. Sarà l'inizio della svolta. La Juve diventa una vera e propria industria. Arriva lo Stadium, il J Museum, J Medical, nuova sede, il nuovo centro sportivo (la Continassa) e per ora infine il J Hotel, il nuovo logo, la Juventus Women (Scudetti e successi anche in campo femminile). Una nuova espansione commerciale combinata ai successi sul campo.
Ora Andrea Agnelli ha un altro obiettivo: diventare il presidente più vincente di sempre staccando il parimerito con Boniperti e Chiusano.
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Juventus e della Serie A!