Juve, cosa succede a de Ligt? Da promesso capitano a panchinaro di lusso

Matthijs de Ligt
Matthijs de Ligt / Eric Alonso/Getty Images
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Nella deludente Juventus della passata stagione, Matthijs de Ligt è stato una delle poche note positive. Con interventi precisi e puntuali, l'olandese si è infatti imposto come uno dei difensori centrali più forti della Serie A e in estate molti club hanno manifestato un interesse (mai concreto) nei suoi confronti.

All'inizio dell'estate, de Ligt era uno dei beniamini della tifoseria bianconera. Basti pensare che, a causa del rinnovo di Chiellini che tardava ad arrivare, in molti avevano chiesto che la fascia da capitano finisse sul braccio del gigante classe '99.

Euro 2020 doveva essere per lui il momento della grande consacrazione. Complice il forfait di Van Dijk, De Ligt è il perno della difesa a 3 dell'Olanda, ma l'organizzazione di Frank de Boer fa acqua da tutte le parti; così, gli Oranje perdono agli ottavi contro la Repubblica Ceca e dicono addio all'Europeo prematuramente. Però, il centrale bianconero non è considerato uno dei primi indiziati.

Nel frattempo, inizia la Serie A e la Juventus targata Allegri 2.0 fatica a ingranare. Arrivano il pareggio con l'Udinese e la sconfitta casalinga con l'Empoli neopromosso. Nelle prime due uscite stagionali, de Ligt appare affaticato e disattento.

Tuttavia, l'evento che inaugura il suo periodo nero è il ritorno di Louis Van Gaal sulla panchina dell'Olanda. Durante la sosta di settembre, il centrale ex Ajax salta la prima partita contro la Norvegia perché squalificato, ma gioca 90' contro il Montenegro. In occasione della sfida contro la Turchia, de Ligt rimane tutto il tempo in panchina. Nella conferenza post gara, al CT viene chiesto il motivo della scelta:

“Come mai prima de Ligt era sempre titolare? Beh, l’allenatore non ero io”.

La dichiarazione del Commissario Tecnico degli Oranje ha messo in evidenza il difficile periodo che sta vivendo il centrale classe '99; un tunnel dal quale nemmeno la Juventus lo sta aiutando a uscire.

Tornato a Torino, de Ligt è stato infatti escluso sia per l'esordio dei bianconeri in Champions contro il Malmö sia per il big match di Napoli. In entrambe le occasioni, Allegri gli ha preferito Bonucci e Chiellini, difensori navigati che a Euro 2020 sembrano essere ringiovaniti.

Matthijs de Ligt, Lorenzo Insigne
de Ligt nella sfida contro il Napoli / Daniele Badolato - Juventus FC/Getty Images

A quanto pare, per rimettere ordine alla confusione della Juventus in campo, il tecnico toscano ha deciso di optare sull'esperienza di una coppia di centrali ormai molto affiatati. Per avvalorare la propria scelta, Allegri ha spiegato come a de Ligt abbia fatto male questo successo così immediato e che l'entusiasmo lo porta a perdere lucidità. Di conseguenza, meglio lasciarlo in panchina per fargli riordinare le idee.

La retorica del "giovane di talento che deve ancora migliorare" regge fino a un certo punto, dato che de Ligt è un giocatore forte, con una discreta esperienza alle spalle. Probabilmente, Allegri lo sta escludendo prima di tutto per approfittare della buona tenuta fisica di Bonucci e Chiellini; poi per provocare una sorta di reazione dell'olandese che dovrà farsi trovare pronto quando verrà chiamato in causa.


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