Juve cinica, Pirlo intelligente: le chiavi di volta dietro al successo dei bianconeri in Supercoppa
Il pesante KO contro l'Inter di pochi giorni fa è già alle spalle, la Juventus ha saputo rialzare la testa fin da subito e con caparbietà e grande voglia di reagire ha conquistato la nona Supercoppa italiana della sua storia a spese del Napoli.
La prestazione offerta ieri sera da Ronaldo e compagni non è stata eccezionale (restano ancora varie situazioni in cui la Juve può oggettivamente migliorare) ma nonostante tutto i bianconeri sono riusciti comunque a portare a Torino il primo trofeo della loro stagione mettendo sul campo la giusta dose di cattiveria agonistica e la stessa fame di vittorie che ha contraddistinto il loro ultimo decennio. Quella vista ieri sera a Reggio Emilia è stata una Juve cinica, fredda, quasi chirurgica: la partita è stata decisa da una serie di episodi, episodi nei quali i bianconeri si sono fatti trovare pronti al contrario del Napoli che torna a casa leccandosi le ferite.
Le cose da migliorare come detto sono ancora diverse ma nonostante tutto mister Andrea Pirlo può dirsi più che soddisfatto: il primo trofeo non si scorda mai. Dopo la brutta sconfitta con l'Inter di pochi giorni fa il tecnico ha incassato il colpo, ha compattato il gruppo e cosa più importante ha fatto tesoro di quella lezione cambiando tantissimo a livello di uomini e sotto l'aspetto tattico. Ieri contro il Napoli il tecnico ha schierato dal primo minuto tutti quei giocatori che erano rimasti fuori nella gara di San Siro con il risultato di una Juve più equilibrata, più cattiva, più affamata. Dietro al successo in Supercoppa c'è indubbiamente anche il suo zampino.
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