Juve, Bonucci: "Ora c'è più voglia di divertirsi. Sarri-Pirlo? Vi spiego le differenze tra i due"
Leonardo Bonucci ha segnato il secondo gol nella vittoria della Juventus contro la Sampdoria per 3-0. Il difensore bianconero, uno dei leader dello spogliatoio, ha parlato a Sky Sport al termine della sfida contro i doriani, parlando anche delle differenze tra Pirlo e i suoi predecessori. Ecco le sue dichiarazioni.
Differenze con la vecchia Juve?
"Abbiamo visto nuove idee, un nuovo modo di interpretare, tanto entusiasmo in possesso e non possesso. E’ la grande differenza, la voglia di aggredire le partire e portare a casa il risultato. A vederla così e durante l’allenamento c’è più voglia di divertirci".
Il rapporto con Pirlo?
"Siamo abbastanza grandi e maturi per comportarci da veri professionisti. Oggi Andrea Pirlo è il nostro allenatore, abbiamo massimo rispetto, disponibilità e voglia di aiutarlo in questo percorso. Abbiamo la fortuna di lavorare in una squadra composta da grandi uomini e campioni. Per lui diventa più facile. I ruoli sono ben chiari. Abbiamo rispetto per questo percorso che sono sicuro che ci toglieremo grandi soddisfazioni".
Differenze con Sarri?
"Sono anche movimenti diversi. Con Sarri ci muovevamo più di reparti, così la pressione è uno contro uno. Siamo più aggressivi e recuperiamo tanti palloni".
Il centrocampo a due?
"Abbiamo quattro centrocampisti centrali con le caratteristiche giuste per giocare in questo modo. Sono aggressivi e ottimi palleggiatori, riusciamo a unire una fase di non possesso aggressiva a un possesso di qualità. Questa è la differenza con l’anno scorso".
Il nuovo corso?
"Abbiamo accettato qualsiasi cambiamento della società. Quest’anno Pirlo ha cambiato il nostro modo di intendere calcio rispetto all’anno scorso. Abbiamo interpretato la partita con la voglia di non prendere gol e vincere la partita, ma questo succedeva anche l’anno scorso. Se no non avremmo vinto il nono scudetto di fila".
Pirlo somiglia più a Sarri o ad Allegri per il dialogo?
"Somiglia molto di più ad Allegri. Poi ognuno ha il proprio carattere. Trasmette tranquillità, come quando era calciatore. Gli davi il pallone in mezzo a cinque e non la perdeva. Anche da allenatore sa dirti le cose giuste per farti stare tranquillo".
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