Juve, Arthur: "All'inizio ho sofferto un po' ma per fortuna ho incontrato Pirlo. Barça? Troppo rumore"
Arthur, centrocampista brasiliano di proprietà della Juventus, ha rilasciato un'intervista al quotidiano spagnolo Marca nel corso della quale ha parlato dei suoi primi mesi a Torino a partire dalla vittoria con il Barcellona di pochi giorni fa in Champions League.
IL 3-0 SUL BARCELLONA - "Volevamo il primo posto nel girone, ci abbiamo creduto. Sapevamo che non sarebbe stata facile ma la Juve ogni volta che si pone un obiettivo sa che può raggiungerlo con qualità della rosa. Sapevamo che avremmo potuto farcela se avessimo giocato faccia a faccia con il Barcellona: abbiamo avuto più intensità, soprattutto nei primi 30 minuti di partita. Siamo entrati forti mentalmente, la chiave è stato il cambio mentale".
L'ADDIO AI BLAUGRANA - "Si è fatto più rumore di quanto avrei voluto, una volta saputo che stavo per andarmene volevo fare le cose per bene. Il Barça mi ha dato tanto, è stato il club che mi ha aperto le porte dell'Europa. Si sono comportati male? È difficile dirlo. Ho la mia versione, la mia storia e avrei voluto che qualcosa fosse diverso. Ora sono venuto in un grande club per incontrare persone serie nella direzione che mi portano molte cose".
JUVE - "Mi trovo molto bene, mi hanno accolto molto bene e sono contento. Quando sono arrivato al Barcellona mi è successa la stessa cosa, ho conosciuto dei giocatori con cui avevo giocato solo alla Play Station e ora li avevo davanti: Cristiano, Buffon, Bonucci o Chiellini, sono tutti leggende. All'inizio ho sofferto un po' quando sono arrivato perché il modo di giocare è diverso. Ma ho avuto la fortuna di incontrare un allenatore che ha giocato nella mia stessa posizione. Mi aiuta e mi dice cosa fare e cosa non fare. Ha molta esperienza quindi non ho altra scelta che abbassare la testa e ascoltarlo. Spiega molto bene quello che vuole e legge molto bene l'avversario".
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