Juve 23/24, l'anteprima della stagione: mercato, giocatori chiave e formazione tipo

La Juventus è pronta a vivere una stagione senza Europa: acquisti, cessioni, numeri di maglia, modulo e formazione ideale.
Juventus Training Session
Juventus Training Session / Daniele Badolato - Juventus FC/GettyImages
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Anche al di là del calcio è una prospettiva comune ritenere che, in un momento di difficoltà, le risorse non vadano cercate in chissà quale proiezione esterna ma debbano essere trovate all'interno, senza rivolgersi altrove: la Juventus, alla vigilia dell'anno della necessaria ripartenza, sembra proprio seguire un simile proposito, allontanandosi in modo radicale dai tanti spifferi di rivoluzione che - anche prima del mercato estivo - circolavano con insistenza.

Chi immaginava l'arrivo di Giuntoli come il primo passo di un ribaltamento totale di prospettive, dunque, si è poi trovato davanti uno scenario differente: tanti addii (esuberi perlopiù, al di là di Di Maria e Cuadrado in scadenza) e fin qui un solo acquisto messo a segno per la prima squadra, Timothy Weah, con in aggiunta un elemento di prospettiva come Gonzalez in difesa.

Anche Massimiliano Allegri, messo costantemente sulla graticola a livello mediatico, si trova più che mai saldo al proprio posto, con la possibilità di riscattarsi dopo una stagione priva di trofei e di guidare questo momento di rinascita, senza la "distrazione" delle coppe europee e con l'obiettivo (o l'imperativo) di tornare in Champions League dopo un anno condizionato pesantemente dalle questioni extracampo.

Le ultime 5 stagioni della Juventus

Stagione

Serie A

Coppa Italia

Champions League

Europa League

2022/23

7ª (penalizzata di 10 punti)

Semifinale

Fase a gironi

Semifinale

2021/22

Finale

Ottavi di finale

-

2020/21

Vincitrice

Ottavi di finale

-

2019/20

Finale

Ottavi di finale

-

2018/19

Quarti di finale

Quarti di finale

-

Trasferimenti estivi

Acquisti

  • Arkadiusz Milik - attaccante, dal Marsiglia per 6,3 milioni (più bonus)
  • Timothy Weah - attaccante, dal Lille per 12 milioni
  • Andrea Cambiaso - difensore, dal Bologna per fine prestito
  • Koni De Winter - difensore, dall'Empoli per fine prestito
  • Facundo Gonzalez - difensore, dal Valencia per 400mila euro (con i bonus fino a 3 milioni, più percentuale di rivendita)

Cessioni

  • Angel Di Maria - attaccante, svincolato
  • Radu Dragusin - difensore, al Genoa per 5,5 milioni
  • Dejan Kulusevski - attaccante, al Tottenham per 30 milioni
  • Leandro Paredes - centrocampista, al PSG per fine prestito
  • Juan Cuadrado - difensore, svincolato
  • Arthur - centrocampista, alla Fiorentina in prestito con diritto di riscatto (2 milioni per il prestito, 20 per il riscatto)
  • Marley Aké - attaccante, all'Udinese in prestito
  • Koni De Winter - difensore, al Genoa in prestito con diritto/obbligo di riscatto (8 milioni più 2 di bonus)
  • Denis Zakaria - centrocampista, al Monaco per 20 milioni
  • Nicolò Rovella - centrocampista, alla Lazio in prestito biennale con obbligo di riscatto condizionato a date condizioni (17 milioni di euro)
  • Luca Pellegrini - difensore, alla Lazio in prestito biennale con obbligo di riscatto condizionato a date condizioni (4 milioni di euro)
  • Enzo Barrenechea - centrocampista, in prestito al Frosinone

Numeri di maglia

1 Szczesny
2 De Sciglio
3 Bremer
4 Gatti
5 Locatelli
6 Danilo
7 Chiesa
9 Vlahovic
10 Pogba
11 Kostic
12 Alex Sandro
14 Milik
17 Iling Junior
18 Kean
19 Bonucci (fuori rosa)
20 Miretti
21 Fagioli
22 Weah
23 Pinsoglio
24 Rugani
25 Rabiot
26 Kaio Jorge
30 Soulé
36 Perin

I giocatori chiave

Quali sono ad oggi, dopo una stagione segnata da alti e bassi, i pilastri di una squadra che ha deciso di percorrere la strada della continuità e che ha agito in maniera conservativa sul mercato in entrata? Si può ripartire ovviamente dalle certezze espresse dalla stagione 2022/23, elementi come Danilo e Rabiot che a livello individuale hanno saputo trovare continuità di rendimento, rafforzando il proprio ruolo di leader sia carismatici che tecnici in difesa e a metà campo.

Ci sono però tre elementi che, per motivi radicalmente diversi, meritano un particolare occhio di riguardo alla vigilia della nuova stagione: un investimento ancora da ripagare, un outsider pronto a scalare posizioni e un ritorno segnato fin qui solo da infortuni e rinvii forzati.

La stella: Dusan Vlahovic

Dusan Vlahovic
Vlahovic / Jonathan Moscrop/GettyImages

Lo status di stella si lega senz'altro a quanto la Juventus ha scelto di investire a suo tempo sul centravanti serbo, acquistato dalla Fiorentina nel suo momento di maggior rendimento, al contempo il discorso trova sponda anche nella posizione quasi protettiva del gruppo e dell'ambiente bianconero rispetto all'idea di uno scambio con Lukaku. C'è voglia, insomma, di vedere esplodere Vlahovic a Torino e di vederlo segnare con quella continuità mostrata solo a sprazzi (appena arrivato in bianconero e poi all'inizio della stagione scorsa). La società ha fatto una scelta di campo, puntando su un elemento giovane e valido come investimento a lungo termine, e la scelta di dargli fiducia può essere più saggia di idee mordi e fuggi (ancor più dispendiose a livello di ingaggio). Milik e Kean sono alternative valide ma il peso dell'attacco, sorprese di mercato permettendo, sarà giustamente sulle spalle del serbo.

La possibile sorpresa: Andrea Cambiaso

Andrea Cambiaso
Cambiaso / Jonathan Moscrop/GettyImages

Allegri ha spesso fatto di necessità virtù e ha dato dimostrazione di non tirarsi indietro quando si tratta di dar fiducia ai giovani: non spezzoni sporadici a risultato acquisito ma un vero e proprio ingresso da protagonisti, pensando a Miretti e Fagioli, nelle rotazioni e nel giro dei possibili titolari. In un mercato estivo privo di colpi di scena ecco, dunque, che il profilo di Cambiaso può risultare intrigante: sulla carta sarà il vice-Kostic ma le voci di mercato relative al serbo e gli attestati di stima di Allegri, anche a medio-lungo termine, ci spingono a credere che l'ex Bologna possa essere qualcosa di più di un semplice comprimario. Il tutto considerando come, in questo caso, si parli di un calciatore già forte di due stagioni positive in Serie A (giovane, per la media del contesto italiano, ma tutt'altro che inesperto).

A caccia di riscatto: Paul Pogba

Paul Pogba
Pogba / Harry How/GettyImages

La stagione 2022/23 di Pogba è stata quanto di più simile alla proverbiale epopea, un labirinto senza via d'uscita che vedeva il francese procedere per illusioni, per mere speranze del momento pronte subito a essere smontate sul più bello. Il ritorno in bianconero è partito col piede sbagliato, fin da subito, e ora non si può che risalire: le doti tecniche di Paul Pogba - nel contesto bianconero ma anche in quello della Serie A in senso più ampio - sono rare se non del tutto uniche e, chiaramente, avere un Pogba in più a disposizione può elevare notevolmente il livello della squadra, andando a formare un terzetto sulla carta completo con Rabiot e Locatelli. Quel che l'anno scorso si è visto per una manciata di minuti, dunque, dovrà diventare necessariamente la normalità: è l'unica ricetta per ritrovare un campione.

Modulo e formazione tipo

Allegri ha spesso dimostrato di volersi tenere alla larga dalla nomea di integralista e, nelle tante stagioni vissute in bianconero, ha spesso fatto dell'adattabilità e della capacità di cambiare in corsa un vero e proprio marchio di fabbrica (talvolta imprimendo così svolte decisive a intere annate partite per il verso sbagliato).

Anche lo scorso anno ha regalato una svolta a livello tattico, con l'abbandono del 4-3-3 iniziale per passare in modo stabile al 3-5-2 o al 3-5-1-1: si tratta della base di partenza anche per la stagione pronta a partire, senza escludere sporadiche incursioni nel 3-4-3 o un ritorno (futuribile più che prossimo) al modulo pensato per la scorsa stagione (il 4-3-3) anche in base agli ultimi sviluppi di mercato e soprattutto alla volontà di utilizzare Chiesa come esterno offensivo e non in appoggio a Vlahovic.

L'undici ideale della Juventus 2023/24

3-5-2: Szczesny; Danilo, Bremer, Gatti; Weah, Rabiot, Locatelli, Pogba, Kostic; Chiesa, Vlahovic.

Le maglie della Juventus 2023/24

Il pronostico: terzo/quarto posto

L'assenza di uno scenario europeo con cui misurarsi appare certo come eccezione storica per la Juventus, uno smacco che però ha come contraltare positivo la possibilità di rivolgere la propria attenzione sul rendimento in campionato e sul ritorno nell'Europa che conta (con tutto il suo carico di prestigio e di introiti). In una Serie A che ai nastri di partenza promette equilibrio, almeno sulla carta, ci sono le basi per poter effettivamente puntare al ritorno in Champions League e per approfittare di eventuali passi falsi di una tra Napoli, Inter e Milan.