Joshua Zirkzee non deve avere la fretta di Dusan Vlahovic

L'ambizione è legittima, la voglia di giocare in grandi palcoscenici pure, ma la prossima scelta dell'attaccante del Bologna può decidere il proseguo della sua carriera.

Joshua Zirkzee
Joshua Zirkzee / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Il giocatore rivelazione della prima parte della stagione 2023-24 è sicuramente Joshua Zirkzee, attaccante classe 2001 del Bologna. Con l'addio di Marko Arnautovic, passato all'Inter la scorsa estate, l'ex giocatore del Bayern Monaco ha trovato ampio spazio nel reparto offensivo del club rossoblù, diventando il catalizzatore del gioco della squadra allenata da Thiago Motta, capace di portare il club emiliano fino alla zona Champions League. Tutto gira perfettamente e l'attaccante olandese sta contribuendo al sogno europeo dei tifosi bolognesi con le sette reti e due assist nelle diciassette partite disputate in Serie A (a queste aggiungiamo le due presenze, con un gol e due assist in Coppa Italia).

Il nome di Joshua Zirkzee è sulla bocca di tutti. E sul suo futuro si parla già di salto in una big europea. In Italia è stato accosto a Milan e Napoli, mentre oltre le Alpi c'è sempre il Bayern Monaco sulle sue tracce. I bavaresi un anno e mezzo fa hanno incassato circa 8 milioni dal Bologna per il suo cartellino, mantenendo però il controllo sul calciatore tramite due clausole: la prima permetterebbe alla società tedesca di incassare una percentuale sulla cifra incassata dal Bologna da una sua cessione, la seconda invece permetterebbe sempre al club tedesco di pareggiare qualsiasi offerta per il calciatore. A queste due clausole si aggiunge quella di recesso da 40 milioni di euro, valida per tutti i club.

Il futuro di Zirkzee difficilmente sarà a Bologna, che spera in una qualificazione europea per convincerlo a rimanere un altro anno e continuare il suo percorso di crescita. Ed è proprio questo piccolo particolare che deve far riflettere l'attaccante olandese classe 2001. La scelta sulla sua prossima destinazione può essere determinante per la sua crescita e per la sua carriera ad alti livelli. Si pensi a Dusan Vlahovic che dopo l'exploit con la Fiorentina scelse a stagione in corso la Juventus per giocare la Champions League, non valutando però la tipologia di gioco attuata dalla squadra bianconera che non si sposa perfettamente con le sue caratteristiche tecniche. Il centravanti serbo da macchina del gol con la maglia Viola è diventato oggetto di critiche costanti perché spesso gioca lontano dalla porta e non sempre riesce a sfruttare quell'unica vera occasione da gol a partita.

Nessuno mette in dubbio le qualità di Vlahovic, così come quelle di Zirkzee, ma altri sei mesi a Firenze in una squadra costruita per esaltarne le sue qualità avrebbero permesso al serbo di proseguire nella crescita e nella conoscenza della Serie A. Alla Juventus ha esaudito il desiderio di giocare in Champions League, ma ha perso la fama di bomber implaccabile.

Per questo stesso motivo Zirkzee deve valutare tutte le opzioni, considerando - e non c'è niente di male - le proprie ambizioni e il desiderio di giocare in palcoscenici internazionali, e scegliendo la squadra che meglio si adatta dal punto di vista tattico alle sue caratteristiche.