Dalla Serie C alla vittoria della Champions League: Jorginho è nella storia
Come è strana, e bella, la vita. Dai campi polverosi di provincia con la Sambonifacese al prato verde del Do Dragao di Porto con la Champions League alzata al cielo con la maglia del Chelsea. La parabola verso l'alto vissuta da Jorge Luiz Frello Filho, più comunemente noto come Jorginho, è stata davvero incredibile.
Undici anni fa, quando l'Inter centrava uno storico Triplete, Jorginho scendeva in campo nella provincia veneta con la maglia della Sambonifacese (nell'allora seconda divisione della Lega Pro - l'odierna Serie C -) prima di tornare al Verona dal prestito e cominciare ad affacciarsi stabilmente in prima squadra. Fa il suo esordio in Serie B con gli scaligeri il 4 settembre 2011 contro il Varese, contribuendo all'arrivo in semifinale playoff, centrando poi la promozione in Serie A nella stagione 2012-13.
La prima stagione in Serie A fa intravedere le sue grandi qualità da regista, tanto che di lui se ne innamorera il Napoli che lo porta in azzurro nel 2014. Un anno prima dell'arrivo in panchina di Maurizio Sarri che, alle pendici del Vesuvio, lo trasformerà in uno dei centrocampisti più completi del campionato, anche se con alcune brevi pause.
Un amore calcistico, quello tra Sarri e Jorginho, che proseguirà anche al Chelsea dove il tecnico toscano lo portò nel 2018 dopo l'esperienza di Napoli. Insieme, a Stamford Bridge, vinceranno l'Europa League nel 2019, mentre il calciatore, poche ore fa, ha aggiunto al suo palmares anche la Champions League. Ora per Jorginho è tempo di festeggiare, ma non troppo: l'11 giugno prenderà il via Euro 2020 e lui sarà il perno del centrocampo della Nazionale di Roberto Mancini, dopo la prima convocazione nel 2016 con Antonio Conte (grazie alla cittadinanza italiana ottenuta nel lontano 2012). Avanti Jorginho, per allungare un cerchio che non si è chiuso, ancora, con la "sola" Champions League.
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