Jesé Rodriguez potrebbe aiutare la Sampdoria a salvarsi?

Jesé Rodriguez
Jesé Rodriguez / Quality Sport Images/GettyImages
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Personalmente il calciomercato invernale non mi ha mai entusiasmato. Preferisco quei 10/15 successivi alla fantomatica chiusura delle porte perché è lì - paradossalmente - che si chiudono gli affari più succosi. Se è vero che il mercato non chiude mai, quello degli svincolati non accenna nemmeno a socchiudere le palpebre per riposarsi 5 minuti. È frenetico, sempre in movimento ma soprattutto è completamente dettato dal caso. Ed è per questo che mi fa impazzire.

Dopo l'indiscrezione riportata dal Secolo XIX e l'accelerata nelle scorse ore, è divenuto ormai certo l'approdo di Jesé Rodriguez alla Sampdoria, con lo spagnolo che andrà a rimpolpare un roster offensivo che al momento, orfano degli infortunati Pussetto e De Luca, può contare solo su Gabbiadini, Lammers e Quagliarella. Rimasto senza squadra dopo la deludente esperienza turca con l'Ankaragücü, Jesé non ha esitato ad accettare l'offerta e in men che non si dica è stato già avvistato in città, dove svolgerà (o magari ha già svolto) le visite mediche.

Non so come funzioni all'estero, ma qui in Italia c'è sempre grande curiosità quando un enfant prodige che ha deluso le aspettative si trasferisce in una squadra che lotta per non retrocedere. A essere onesti sono anche un po' rammaricato per aver già fatto l'asta di riparazione, perché magari qualche credito su Jesé lo avrei buttato al Fantacalcio. Anche solo per poter dire di avere un ex Real Madrid in squadra (magra consolazione in un'annata decisamente storta).

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Jese Rodriguez
Jesé ai tempi del Paris Saint-Germain / Jean Catuffe/GettyImages

Già, perché lo spagnolo potrebbe rivelarsi un jolly prezioso per i blucerchiati dato che può essere impiegato ovunque sul fronte offensivo. Costituirebbe dunque una risorsa che darebbe a Stankovic l'opportunità di sperimentare diverse soluzioni tattiche e, fattore da non trascurare, garantirebbe anche un discreto apporto realizzativo in una squadra che finora ha segnato appena 10 gol.

I presupposti per un matrimonio felice, dunque, ci sono tutti, anche se molto dipenderà dalla velocità del processo di ambientamento di un giocatore che in carriera si è trovato raramente a lottare per la salvezza e in quelle poche occasioni non è neanche andata a finire bene. Nell'inverno 2017 viene infatti ingaggiato dal Las Palmas, la squadra della sua città nonché quelle per cui ha sempre fatto il tifo, ma i suoi 3 gol nel girone di ritorno non bastarono a impedire la retrocessione dei canarini. Stessa storia anche l'anno successivo, quando lo spagnolo si accasa per un anno allo Stoke City, concludendo la stagione una sola rete e un'amara discesa in Championship. Sembrava procedere meglio la sua avventura più recente, quella con l'Ankaragücü, ma nonostante il discreto rendimento (2 gol in 14 partite) e un piazzamento al di sopra della zona retrocessione, il club turco e l'attaccante hanno deciso di rescindere consensualmente il contratto.

Jesé è un attaccante dal quale la comunità calcistica si aspettava ben altra carriera ma il suo trasferimento in un campionato ritenuto tra i più competitivi, tra l'altro in un'età (29) che rende impossibile etichettarlo come "bollito", fa ben sperare per questo trasferimento dal sapore esotico.