Javier Macherano si ritira dal calcio giocato: la storia del Jefecito

Soccrates Images/Getty Images
facebooktwitterreddit

C'è un calcio di forma, tutta tecnica e preziosismi e c'è un calcio di sostanza, in cui l'estetica lascia spazio all'essenziale: Javier Mascherano è uno dei migliori interpreti di questa seconda filosofia, un calcio in cui il tackle rappresenta una forma d'arte, in cui la maglia è una seconda pelle, e strappare un pallone all'avversario è più adrenalinico di segnare un gol. El Jefecito è uno di quei giocatori che non campeggia sulle prime pagine delle copertine, ma di cui i tifosi più accaniti si affezionano, per la grinta e la voglia che sa mettere in campo. Ma Mascherano è soprattutto uno di quei giocatori di cui gli allenatori si innamorano. Intelligenza calcistica, capacità di essere leader, incredibile senso tattico che gli permette di occupare con la stessa disinvoltura sia il ruolo di centrale difensivo che quello di metronomo del centrocampo.

Ian MacNicol/Getty Images

In un mondo del genere, ci vuole qualcuno che tiene in piedi questo universo di apparenza. Ci vuole qualcuno a cui importa solo tenere in piedi la baracca, senza riflettori, senza luci, senza ribalta. Solo per amore del gioco, per amore della propria squadra. Questo qualcuno è el Jefecito, o meglio il piccolo capo, Javier Mascherano.

Cresciuto nel River Plate, Mascherano si affaccia al calcio che conta proprio con quella maglia, nel 2003. Dopo due anni intensi passa al Corinthians insieme all'amico Carlitos Tevez e con la maglia del Timao vince un campionato brasiliano al primo tentativo. 26 presenze e 2 gol, quanto basta per farsi notare in Premier League, dove il West Ham decide di puntare su di lui. Il destino dell'argentino si incrocia nuovamente con quello di Tevez, ma a differenza di quest'ultimo, l’esperienza agli Hammers non è indimenticabile, tanto che, dopo una sola stagione, nell’estate del 2007, passa al Liverpool.

Jamie McDonald/Getty Images

Ed è proprio in quell'ambiente che le sue qualità esplodono definitivamente. In tre stagioni Javier colleziona 94 presenze e si consolida come uno dei migliori giocatori d’Europa nel ruolo, tanto che il Barcellona per strapparlo al club inglese, nell’estate del 2010, mette sul piatto 22 milioni di euro. Guardiola, a causa di un grave infortunio a Puyol, inizia a sfruttarne la duttilità, utilizzandolo sia nel ruolo di centrocampista arretrato che in quello di difensore centrale. Mascherano si destreggia alla grande in entrambe le posizioni e pian piano diventa un pezzo inamovibile.

Lui è l’uomo di sostanza dietro i successi del Barcellona. L’uomo che, badando al sodo, tiene in piedi la baracca blaugrana, ne custodisce le fondamenta. Il muro insuperabile su cui il trio delle meraviglie e il centrocampo da poesia possono fare affidamento.Tutto è più facile, se lì dietro hai el Jefecito a fare la guardia.

Power Sport Images/Getty Images

Dopo aver lasciato il Barcellona nel 2018, ha giocato per due anni in Cina all'Hebei Fortune, per poi chiudere la propria carriera nel paese di origine, in Argentina all'Estudiantes. Ieri sera, dopo la partita contro l'Argentinos Junior, ha purtroppo annunciato il suo ritiro dal calcio e ha parlato così in conferenza stampa: "Voglio annunciare che oggi mi ritiro dal calcio professionistico, voglio ringraziare questo club che mi ha dato l'opportunità di finire la mia carriera in Argentina. È ora di terminare la mia carriera, per le sensazioni che ho, per le cose che mi sono successe in questi mesi a livello personale e dopo averci pensato per tutto questo tempo ma devo chiudere qui"

Due campionati argentini, un campionato brasiliano, quattro campionati spagnoli, quattro Copa del Rey, tre Supercoppe di Spagna, due Champions League, due Supercoppe UEFA, due Coppe del mondo per club, oltre ad un campionato sudamericano Under-20 e due ori olimpici con la maglia dell'Argentina. Questo il suo palmares incredibile. Grazie di tutto, Javier.


Segui 90min su FacebookInstagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo e dalla Serie A.