Italia-Irlanda Del Nord 2-0, cosa ha funzionato e cosa no nello scacchiere di Mancini
Ieri sera è andata di scena la prima partita delle qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022, con gli Azzurri di Roberto Mancini che hanno ospitato a Parma l'Irlanda del Nord. 90 minuti intensi culminati con la vittoria degli Azzurri con le reti di Berardi e Immobile, entrambe nel primo tempo.
Quello che ci appare già nel dopo partita è un Mancini contento a metà, felice dell'approccio dei suoi nella prima frazione, decisamente meno per il secondo tempo. Le risposte positive sono arrivate sicuramente dall'attacco, con un Domenico Berardi in grande spolvero (3 gol consecutivi in Nazionale) e una batteria di attaccanti che, seppur contro una difesa modesta, ha dimostrato che quando si accende in velocità può essere devastante contro chiunque. Sarà felice anche Ciro Immobile, che ha ritrovato il gol in azzurro che mancava da tanto tempo ormai, più di un anno.
Le altre note liete arrivano dalla difesa, soprattutto da un Florenzi che ci ha ricordato ancora una volta perché è il terzino titolare di una delle squadre più forti d'Europa. Assieme al già citato Berardi ha arato la fascia destra facendo ciò che voleva, servendo anche l'assist e ripagando ancora una volta la fiducia che Mancini ripone in lui. Il mister può sicuramente dirsi soddisfatto anche dei suoi palleggiatori, che hanno ben dimostrato di saper tenere il possesso (l'Italia ha concluso la partita con più di 60% di possesso) e fare densità in mezzo al campo, seppur con qualche indecisione di troppo.
Indecisioni che devono essere evitate il più possibile, come ricordato dal mister stesso, poiché contro squadre di livello più elevato si rischia seriamente di essere puniti.
Se sono promossi i calciatori appena citati, insieme al primo tempo dell'Italia, sono rimandati Locatelli, che nella posizione di regista puro, di solito occupata da Jorginho, ha mostrato un po' di indecisione, e il secondo tempo della partita. Secondo tempo che non è stato letto con la giusta cattiveria dalla nostra nazionale, con gli Azzurri che si sono lasciati andare troppo, probabilmente certi di aver portato a casa il risultato. Un approccio del genere però è sempre sbagliato, perché cullandosi troppo sul risultato si rischia di uscire mentalmente dalla partita, concedendosi agli avversari. Ieri c'era la modesta Irlanda del Nord contro, ma se avessimo incontrato una nazionale più blasonata con un approccio così sarebbe finita male.
Per concludere, sicuramente non si può parlare di una brutta Italia, la vittoria è arrivata comunque ed è arrivata senza subire reti. Occorre senza dubbio sistemare qualcosa, ma dopo tanto tempo che non si gioca insieme si perdono volenti o nolenti degli automatismi, bisogna solo essere bravi a recuperarli il prima possibile. Si attendono più risposte dalle prossime due gare (Bulgaria-Italia domenica alle 20:45 e Lituania-Italia mercoledì alle 20:45) consapevoli che c'è da lavorare, ma la base e il gruppo costruiti dal mister sono solidi. Bisogna ripartire dalle certezze per raggiungere più obiettivi e risultati possibile, perché siamo 4 volte Campioni del Mondo, non una nazionale qualunque.
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