Italia, Evani: "Ho perso il conto degli assenti, ma mi fido di chi scenderà in campo"

Italy Training Session & Press Conference
Italy Training Session & Press Conference / Claudio Villa/Getty Images
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Alberico Evani, dopo l'amichevole vinta con l'Estonia, siederà sulla panchina dell'Italia anche nella gara di Nations League contro la Polonia, in programma domani sera al Mapei Stadium di Reggio Emilia, a causa della positività al Coronavirus del CT Roberto Mancini.

Il CT Mancini e il vice Evani
Il CT Mancini e il vice Evani / Claudio Villa/Getty Images

"Ci mancheranno parecchi giocatori e ho perso il conto degli assenti, ma ciò non mi preoccupa - le parole di Evani in conferenza stampa riportate da calcionews24.com -. Questa è più di una squadra, è una famiglia che condivide gioie e dolori. Non ci piangiamo addosso e gli 11 che andranno in campo cercheranno di battere una formazione forte come la Polonia. Ci fidiamo ciecamente di questi ragazzi, anche di quelli che giocheranno fuori ruolo eventualmente. Chi tra Bastoni e Di Lorenzo? Dobbiamo pensarci e guarderemo anche nell’ultimo allenamento, ma che la scelta ricada su uno o sull’altro, si tratta di ragazzi bravi. Sarà importante capire chi sta meglio e l’occhio stasera sarà importante".

Belotti in Italia-Polonia
Belotti in Italia-Polonia / Claudio Villa/Getty Images

Su Belotti, in condizioni fisiche non ottimali: "Se dovesse avere dei problemi, non rischieremo né lui né altri. E’ chiaro che in attacco numericamente siamo pochi. Se sta bene giocherà, se avremo dubbi sulla sua salute non lo rischieremo. Ha ripreso bene e si è allenato bene pure ieri. Stasera credo che sarà motivato a dimostrare di essere al top. Se non sarà disponibile lui, valuteremo se mettere in campo un attaccante con le sue caratteristiche o un attaccante con altre caratteristiche come successo due anni fa proprio in Polonia con Bernardeschi prima punta".

E a proposito di Bernardeschi, Evani ha spiegato come "tutti coloro che vengono qua hanno entusiasmo e voglia di stare insieme agli altri. Qui chi ha problemi si rigenera e chi sta bene, cerca di tirare su gli altri. Per Federico questi 10 giorni possono servire per ritrovare quell’autostima di cui ha bisogno perché di qualità ne ha tante".

Robert Lewandowski
Robert Lewandowski / ADAM NURKIEWICZ/Getty Images

La chiosa finale è sulla Polonia e sull'importanza della sfida, anche nell'ottica del ranking: "Questa sfida non è una partita qualunque perché, a parte l’importanza della Nations League e dell’avversario, non vogliamo perdere punti nel ranking. Ci confronteremo contro una Polonia forte e avremo defezioni, ma sul campo daremo filo da torcere. La Polonia negli ultimi anni ha dimostrato di essere una nazionale in crescita nel calcio europeo: ha l’attaccante migliore in Europa (Lewandowski, ndr) e altri elementi importanti come Zielinski. Nel gioco, come nel risultato, siamo stati sempre superiori a loro e anche se ci mancheranno diversi giocatori, speriamo di essere superiori anche stavolta. Mancini ha sempre dato alla squadra due lezioni chiare: il bel gioco e la supremazia in campo. Speriamo di riuscirle a mettere in pratica anche stavolta. Vincere in qualunque modo anche senza dominare? Noi cerchiamo di sviluppare i principi di gioco sui quali lavoriamo da tempo, indipendentemente da chi va in campo. Il risultato è frutto di quello che uno dà in campo. Noi vorremmo vincere dimostrando sul campo di essere superiori" ha concluso.


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