Mancini verso Italia-Bulgaria: "Felici per Euro 2020, ora pensiamo al Mondiale"
Dopo lo strepitoso Europeo vinto è tempo di tornare in campo per l'Italia di Roberto Mancini, che ha messo nel mirino le qualificazioni al Mondiale in Qatar del 2022. E il CT azzurro, in conferenza stampa a Coverciano, ha parlato in vista dell'esordio con la Bulgaria.
"Il dopo Euro 2020? Nulla è cambiato. La nostra vita proseguirà e il nostro lavoro anche. Abbiamo vinto l’Europeo, abbiamo fatto felici noi stessi e 60 milioni di italiani. Questo è ciò che ci ha resi orgogliosi, il fatto di aver dato felicità a tutte queste persone. Dal bambino di 3-4 anni alla persona di 85, sono stato davvero felice per ciò che abbiamo fatto e questa è stata la cosa più bella per noi. Motivazioni? Noi come Nazionale possiamo migliorare, in questi 14 mesi che vanno da qui al Mondiale. Però ci sono ancora 5 partite di qualificazione e queste vanno prese con attenzione, ripartiamo contro calciatori che in campionato giocano già da 8-9 partite. La cosa importante è qualificarsi, poi avremo tempo per la fase finale» le parole di Roberto Mancini riportate da calcionews24.com.
"Kean? L’abbiamo chiamato che era all’Everton e ora Kean è alla Juventus… L’abbiamo lasciato a casa prima dell’Europeo con grande dispiacere, ma dicendogli che sarebbe tornato. Deve giocare e giocare bene, comportarsi da professionista. Le qualità le ha. Donnarumma non sta giocando solo perché è arrivato un po’ in ritardo rispetto agli altri giocatori del PSG, solo per questo».
Su Zaniolo e Pellegrini: "La vittoria all’Europeo è merito di tutto il gruppo che ci ha portato fino all’Europeo, anche quello che poi all’Europeo non sono venuti. Il merito va anche esteso a tutti loro. Mi sembra si siano ripresi dai vari infortuni e sono tornati a disposizione. Il problema si riproporrà quando si farà la lista Mondiale, ma sono tutti giocatori forti che stanno migliorando anno dopo anno. Zaniolo è importante stia bene, poi non è un problema di ruolo. Scamacca? Ha fatto tutte le Nazionali, volevamo portarlo prima per conoscerlo meglio ma non c’è stata la possibilità anche perché era in Under 21. Vogliamo conoscerlo di più, ha caratteristiche diverse dagli altri attaccanti e in futuro potrebbe esserci molto utile».
Sull'addio di alcuni big alla Serie A: «Chi è andato via e ha fatto benissimo in questi anni, sono giocatori che hanno fatto benissimo e presi da squadre estere economicamente più forti. Ma in Italia si sono riaffermati ed è chiaro che è un peccato perderli. Anche perché gli italiani possono imparare da questi calciatori».
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