Inzaghi: "Spero di recuperare Bastoni. Mercato? Per lo Scudetto ci siamo anche noi"

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi / Stefano Guidi/GettyImages
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Manca sempre meno a uno dei match più attesi della stagione. Il Milan-Inter di domani magari non vale (ancora) lo Scudetto, ma il derby della Madonnina sa regalare sempre grandi emozioni, a prescindere dal periodo della stagione in cui si gioca. Alla vigilia della partita, Simone Inzaghi ha parlato così in conferenza stampa (fonte: CM):

Secondo lei il derby può essere deciso da duelli individuali?

“Saranno molto importanti, tutti sappiamo cosa rappresenta il derby per società e tifosi. Noi ci arriviamo bene, abbiamo recuperato bene dalla partita di martedì e oggi faremo il penultimo allenamento”.

Come sta usando il ricordo del derby dell’anno scorso per pungolare i suoi calciatori?
“L’anno scorso ne abbiamo giocati tanti e l’ultimo lo abbiamo vinto 3-0, che ci ha portato un trofeo. Un derby si carica per conto proprio, io ho dei ragazzi con grandissima personalità e voglia di giocare questa partita. Si affrontano due squadre forti, ognuna con i propri principi di gioco e come abbiamo visto in questo avvio di campionato, le partite sono sempre equilibrate e decise da episodi, che dovremo essere bravo a indirizzare dalla nostra parte”.

Un bilancio del mercato?
“La società e la proprietà hanno lavorato molto bene, hanno trattenuto giocatori importanti, rispettando i paletti che erano stati messi al mio arrivo. La squadra è competitiva, l’ha dimostrato l’anno scorso e lo dimostrerà anche quest’anno”.

Quando spera di avere a disposizione Lukaku?
“La nostra speranza è quella di recuperarlo prima della sosta, il nostro staff si sta attivando per mettercelo a disposizione il prima possibile. In questo avvio di campionato molte squadre hanno avuto infortuni traumatici e muscolari”.

Approccio da adottare:
Tutti i derby della scorsa stagione sono stati diversi uno dall’altro. Vanno giocati con grande personalità e la mia squadra ne ha. Saranno importanti i duelli e bisognerà avere cattiveria e determinazione.

Pioli ha detto che il Milan è la squadra più forte che abbia mai allenato, può dire che questa Inter è la squadra più forte mai allenata?
“Lo dirà il campo. Noi abbiamo lavorato bene e mantenuto giocatori importanti. Il mercato è stato intelligente, abbiamo preso calciatori giovani ed esperti che ci daranno il loro contributo”.

Lautaro Martinez
FC Inter / Francesco Scaccianoce/GettyImages

L'Inter arriva al derby con un punto in più del Milan e da seconda in classifica, crede che la sua squadra abbia ricevuto troppe critiche rispetto ai rossoneri?
“Della nostra sconfitta a Roma se ne è parlato tanto. Abbiamo 9 punti e siamo secondi in classifica, so che possiamo migliorare la nostra condizione, adesso sarà un tour de force da qui a novembre e cercheremo di migliorare di partita in partita”.

Cosa può aggiungere Acerbi?
“Ha tanta esperienza, ha già lavorato con me, conosce i metodi miei e del mio staff e sarà d’aiuto. Può fare il centrale e il braccetto, può essere importante dentro e fuori dal campo come lo era stato Ranocchia”.

Quali sono i dubbi di formazione?
“Manca l’allenamento di oggi e anche domani faremo un risveglio muscolare. Bastoni non era al 100% già contro la Cremonese per un rialzo della febbre, poi in questi giorni ha avuto un’altra indisposizione e oggi torna in gruppo. Dovrò decidere, come dovrò decidere per l’attacco il partner di Lautaro. Dzeko avrebbe meritato il gol contro la Cremonese, mi dispiace non sia arrivato per quanto fatto”.

Da piacentino è felice di aver vinto il derby contro la Cremonese? Le da carica per il derby?
“Martedì è stata una partita importante perché venivamo da quei tre giorni in cui si era detto troppo e volevo una reazione dalla mia squadra, che c’è stata”.

Come sta Gosens?
“Robin è al 100% dentro al mondo Inter: è stato fermo 6 mesi, sta lavorando con grandissima voglia, in questo momento sto preferendo farlo entrare a gara in corso. Posso scegliere anche Dimarco o Darmian, con tutte queste partite il minutaggio ci sarà per tutti".

Nelle parole di Calhanoglu c’è il ricordo dei festeggiamenti del Milan?
“Ognuno fa quello che crede e quello che vuole, io personalmente ricordo i festeggiamento per i nostri trofei e l’abbraccio del nostro pubblico all’ultima giornata, che ci hanno applaudito per la stagione disputata”.

A mercato chiuso c’è qualche squadra che si è rinforzata di più a parer suo?
“Si sono rinforzate tutte, ma abbiamo visto quanto sia difficile vincere anche quelle partite scontate a detta di tutte. Siamo sette squadre con in testa l’obiettivo di vincere".


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