Inzaghi: "Ottima risposta dopo il k.o. di Torino. Complimenti a chi sta davanti"
È un Simone Inzaghi molto sodddisfatto quello che viene intercettato dai microfoni di DAZN. D'altronde, la sua Inter ha da poco rifilato 6 gol al Bologna mettendosi così alle spalle la brutta sconfitta contro la Juventus e portandosi (almeno per il momento) al quarto posto in classifica. Ecco, dunque, cosa ha dichiarato Inzaghi al termine della gara:
L'importanza della testa:
"Assolutamente sì, la testa è importante. A San Siro abbiamo fatto partite importanti e oggi abbiamo affrontato una squadra che veniva da quattro vittorie consecutive. Abbiamo preso un gol sfortunato, su un tiro deviato, però la squadra è rimasta in partita, abbiamo subito pareggiato, poi ne abbiamo fatti sei. È stata un'ottima risposta. Nelle ultime 5 ne abbiamo vinte 6. Abbiamo perso a Torino, ma siamo lì. A parte il Napoli, che sta facendo un super cammino, tutte le altre sono lì. Dobbiamo affrontare partita dopo partita e non pensare alla classifica. Dobbiamo tenere da parte la Champions, che in questo momento non ci interessa".
Rimpianti per la sconfitta a Torino vedendo che oggi le altre big si sono fermate?
"È un campionato dove tutte si fermano. Fanno notizia come quando si ferma l'Inter. Facciamo i complimenti a chi è davanti ma dobbiamo continuare a giocare come abbiamo fatto stasera e cercare di riproporre quello che facciamo di fronte ai nostri tifosi anche in trasferta".
Cosa hai pensato dopo l'inizio super del Bologna?
"Purtroppo non ero felice. Però in questi giorni ho visto la squadra lavorare consapevolmente dopo la sconfitta di Torino, ho visto i ragazzi concentrati. Abbiamo preso un gol fortuito ma sapevo che l'avremmo sistemata già nel primo tempo".
Su Asllani e Gagliardini poco impiegati:
"Non è mai semplice per un allenatore, dobbiamo sempre fare delle scelte. Tutti si impegnano e mi mettono in difficoltà. Su 20 partite ne abbiamo fatte 18 senza Lukaku e 14 senza Brozovic, due pedine fondamentali che ci sono mancate. Grazie al lavoro di tutti abbiamo fatto un percorso in Champions strepitoso, in campionato abbiamo perso qualche punto che ci fa male ma ora dobbiamo trasferire sui campi esterni quanto facciamo a San Siro".
Sentiva la pressione?
"Ero molto dispiaciuto per la sconfitta di domenica. La pressione ce l'ho sempre da quando giocavo, da dieci anni e più che alleno. Con la dirigenza c'è un ottimo rapporto, ci si parla sempre nelle vittorie e nelle sconfitte. Quello che mi fa piacere a me è che, nelle vittorie e nelle sconfitte, ho una dirigenza - e parlo di Marotta, Ausilio, Baccin, Zanetti e Ferri - molto trasparente. Mi piace di loro che sono diretti e se hanno bisogno di dirti qualcosa te lo dicono chiaramente. Ho un ottimo rapporto con loro".
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