Inzaghi: "Il Derby d'Italia è unico, incide su classifica e morale"
Vigilia del derby d'Italia. Simone Inzaghi si gioca gran parte della stagione e dopo le ultime prestazioni non all'altezza della situazione, vuole una squadra spregiudicata e che sappia portare a casa l'intero risultato. Non sarà facile all'Allianz Stadium, contro una Juventus che sogna di tornare in corsa per lo Scudetto. E ciò sarebbe a dir poco clamoroso. Intanto, come di consueto, il tecnico dell'Inter ha risposto alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa da Appiano Gentile.
"Penso sarà una partita molto importante e nello stesso modo penso che non poteva esserci migliore partita in questo momento per dare un segnale forte a noi stessi e all'ambiente. Nelle ultime partite ci è mancato Brozovic, sappiamo quanto sia importante, quanto sia fondamentale nel suo ruolo e in questi giorni ha lavorato bene. Il suo è un recupero importante".
"Ho avuto la squadra al completo solamente negli ultimi due giorni. Ora con rabbia e carattere dobbiamo fare una grande prestazione. Abbiamo perso punti non per le prestazioni ma per i risultati. Ora ci aspetta un grandissimo avversario in uno stadio difficile, ma ce la giocheremo con personalità. La frenata in campionato? Tutte le squadre di vertice hanno questi momenti. Il nostro è arrivato in concomitanza con il doppio impegno contro il Liverpool e il derby perso. Ma a inizio anno avrei messo la forma per ritrovarmi ora in questa posizione, con una Supercoppa vinta e un ottavo di Champions League disputato dopo oltre dieci anni. Ora lottiamo per la Champions, obiettivo della società".
"Mi aspetto il risultato all'Allianz. Gli ultimi dati dicono che abbiamo creato tanto a dispetto dei soli 7 punti guadagnati nelle ultime giornate. La delusione c'è ed è per i risultati. Il Derby d'Italia non è una partita come tutte le altre, incide molto sul morale e anche sulla classifica. Non c'è scetticismo nell'ambiente Inter, le critiche fanno parte di questo lavoro e vanno accettate".
"Conosciamo abbastanza bene la Juventus e a gennaio si sono rafforzati con Zakaria e Vlahovic. Hanno alzato il livello".
"Gli approcci avuti contro Fiorentina e Torino non mi sono piaciuti, ma abbiamo disputato ottimi secondi tempi. Domani dobbiamo approcciare bene la gara, sarà fondamentale partire con il piede giusto".
"Io via dall'Inter? Sono felice per la scelta fatta a giugno e sapevo di ereditare una squadra che avrebbe ceduto due pezzi da novanta, però ora siamo in corsa su tutto e anche con un trofeo in bacheca".
"Barella ha lavorato bene, così come Bastoni, Sanchez e Vidal. Devono lasciarsi alle spalle le delusioni della nazionale".
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