Inzaghi: "Non dovevamo perdere la testa, non puoi perdere 3-1. Gol? La palla si poteva buttare fuori"

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi / Giuseppe Bellini/GettyImages
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Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter, ha parlato ai microfoni di DAZN, commentando la sfida persa contro la Lazio. Il tecnico dei biancocelesti ha detto la sua sulla sfida, dopo la sconfitta per 3-1. Ecco il suo commento.

La gara?

"Delle ultime, abbiamo fatto la migliore partita. Una squadra come la nostra, in vantaggio 1-0, deve gestire meglio varie situazioni, abbiamo sbagliato l'ultimo passaggio. Poi abbiamo preso gol su un calcio d'angolo che non possiamo concedere. Abbiamo fatto rientrare la Lazio in partita, abbiamo preso quel secondo gol un po' strano e abbiamo perso la testa. Ci sta che l'arbitro non fischi o che l'avversario non metta la palla, abbiamo perso la testa e non possiamo. Sul terzo gol, Milinkovic era da solo. Dispiace, guardiamo avanti, è una battuta d'arresto che non ci voleva. Prendiamo la prestazione".

L'episodio del 2-1?

"Lautaro è di spalla e non può vedere quello che stava accadendo. La palla si poteva buttare fuori, l'arbitro solitamente può anche fermare il gioco, ma non mi soffermerei su questo. Una squadra come la nostra deve portare a casa un altro risultato dopo quanto fatto".

C'è stato un appagamento?

"Quando trovi avversari come la Lazio, che è una squadra di valore e di qualità, non devi dargli la possibilità di rientrare in partita. Dopo l'1-1 sono tornati a pressare. Noi avevamo rischiato poco o niente prima. Quando rimetti in partita squadre del genere poi può succede di tutto".

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi / Paolo Bruno/GettyImages

La Lazio dopo l'1-1 si è accesa, l'Inter dovrebbe reggere meglio queste situazioni.

"Sì, sono d'accordo. Una battuta d'arresto per quanto riguarda il risultato, la prestazione c'è stata. La squadra è stata bene in campo. Non dovevi prendere l'1-1 e non dovevi poi uscire dalla partita. Quando succedono queste cose poi devi almeno portare a casa il pareggio".

Finale amaro ma inizio dolce.

"E' stata un'emozione. Sono stati 4-5 minuti molto intensi. Mi ha fatto molto piacere ricevere l'accoglienza dei miei tifosi. Li ringrazio. Quando c'è stato il fischio d'inizio ho fatto il professionista e ho cercato di dare il 100% per la mia squadra. Il finale è stato amaro perché il risultato rallenta la nostra corsa".

Cosa è mancato?

"Il secondo gol, la rifinitura nell'ultimo passaggio. Tu non devi dare l'opportunità alla Lazio di rimettersi in partita, non puoi concedere un rigore su calcio d'angolo in quel modo".

Più complicato gestire le lacrime all'inizio o la rabbia dopo la partita?

"E' stata una giornata molto molto intensa. L'inizio è stato quello che sognavo, il finale molto molto amaro. Sono amareggiato perché ho visto una squadra, contro una Lazio che è una squadra costruita molto bene, tenere il campo nel migliore dei modi. A fine primo tempo avevo detto che dovevamo ammazzarla e dovevamo essere più bravi. E' successo, adesso saranno due giorni di analisi perché una squadra come la nostra non può perdere 3-1 dopo questa gara".

Luiz Felipe-Correa?

"No, non ho visto nulla. So che sono grandi amici, non penso che sia successo nulla".

Ma la prossima volta dirà alla sua squadra di mettere la palla fuori?

"Nel primo tempo noi l'abbiamo messa fuori, ma è normale perché abbiamo finito l'azione e Lautaro non si è accorto che c'era per terra Dimarco, poi la sorte ha voluto che abbiamo preso gol in quella zona dove avevamo a terra il giocatore".


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