Theo Hernandez: "Credo nella rimonta Scudetto. Futuro? Al Milan a lungo. Fantacalcio? Fantallenatori pesanti"
Theo Hernandez, uno dei migliori terzini del nostro campionato, ha rilasciato un'intervista ad As, parlando della sua esperienza in Italia con la maglia del Milan, del passato al Real Madrid, ma anche della Nazionale e del rapporto con il Fantacalcio.
Queste le sue dichiarazioni:
L'incontro con Maldini a Ibiza?
"Mi ha chiamato perché voleva vedermi, mi ha sorpreso ed è stata una riunione molto bella. Mi disse che ho talento, che potevo arrivare ad essere un grande giocatore. Abbiamo parlato della mia situazione nel Real Madrid, dei miei anni all’Alaves e alla Real Sociedad. Lo abbiamo fatto come se fossimo due amici".
Futuro?
"Qui sono molto felice. Dal primo momento in cui sono arrivato, sia la squadra che i tifosi e tutto il club, mi hanno accolto alla grande. Quando è così, quando in una squadra stai così bene, semplicemente, non vuoi andartene. Voglio restare ancora a lungo. Milano è bellissima. Si mangia bene, si può fare shopping, la gente è gentile… Ci sto benissimo".
Differenze Serie A-Liga?
"La differenza con la Liga si nota. Qui si gioca meno, è tutto più fisico e tattico, ma mi sono adattato bene".
I miglioramenti?
"Sì, sono migliorato tanto, ma lo ha reso possibile avere la fiducia di Pioli. Senza, è impossibile dimostrare se vali qualcosa, se hai talento. E devo crescere ancora parecchio".
Credi nella rimonta Scudetto?
"Certo, manca ancora tanto. L’Inter si è un po’ allontanata, ma lotteremo fino all’ultima giornata, può ancora perdere o pareggiare. I campionati, spesso, regalano sorprese. Poi, ovviamente, ho l’obiettivo di giocare la Champions con questa maglia. Sarebbe bellissimo anche perchè il Milan non la gioca da tanto tempo".
Ibrahimovic?
"Da quando è arrivato ci ha dato un plus, senza dubbio. È vero che la sua presenza un po’ mette soggezione, ma alla fine nel quotidiano ci aiuta tantissimo, è un compagno in più. Qualche volta ci mette sull'attenti, ma serve anche questo. Il rapporto con lui? Buonissimo. A volte mi tocca anche qualche ramanzina, ma è normale. Vuole sempre che dia il meglio di me: ci mette in riga, Zlatan è Zlatan. Con lui ci sono scherzi, risate, ma il suo lato da “Dio” impone rispetto e, in fondo, è quello che lo rende speciale".
Il Real ha sbagliato a cedere Ronaldo?
"Credo di sì. Cristiano è un giocatore enorme e da quando è andato via, il Real non è più stato lo stesso. Futuro? Non ne ho la più pallida idea (ride, ndr)".
L'addio al Real con Hakimi?
"Non saprei dire perché, sono decisioni del club e dell’allenatore, ma la cosa migliore, per entrambi, era andarsene. Se un calciatore non gioca, non può dimostrare niente. E ora lo stiamo facendo".
Perché non ti chiamano in Nazionale?
"Non lo so, io la aspetto. Il mio cellulare ha sempre batteria e rete al massimo, nel caso arrivasse (ride, ndr). Continuerò a dare tutto ogni giorno per riuscirci, è un mio obiettivo giocare nella Francia al fianco di mio fratello".
I sogni?
"Essere il migliore al mondo nella mia posizione e trionfare nel Milan. È un posto che mi ha reso molto felice".
Fantacalcio?
"Quando sono arrivato non sapevo cosa fosse, ora l’ho imparato e i miei 'allenatori' sono molto, molto pesanti. Mi rimproverano su social, ma dimenticano che sono un terzino, non posso segnare in tutte le partite!"
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo del Milan e della Serie A.