Luis Alberto: "Avevamo perso l'identità. Il Bayern non è imbattibile. Futuro, Lotito e tamponi: dico tutto "

Luis Alberto
Luis Alberto / Giuseppe Bellini/Getty Images
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La notte dei campioni per la Lazio di Simone Inzaghi che torna a disputare un ottavo di finale a distanza di 20 anni dall'ultima volta. Luis Alberto, uno dei titolarissimi biancocelesti, ha parlato ai microfoni di Marca, dicendo la sua sulla sfida di questa sera contro il Bayern Monaco e non solo. Ecco le sue parole.

Come stai?

"Sto recuperando la forma. Ho forzato per tornare, non l'ho fatto nelle migliori condizioni. Cinque giorni dopo l'operazione (appendice, ndr) correvo: non potevo quasi muovermi. Dopo la partita con l'Atalanta mi sono pentito perché si è aperta la ferita, ma ora arriva il momento clou della stagione e volevo esserci per aiutare la squadra".

Il Bayern?

"Non siamo favoriti per nessuno, ma abbiamo chances. Ci piacciono le squadre che attaccano e concedono spazio anche se dobbiamo fare una gara perfetta. Fiducia? Se non era imbattibile il Barcellona di Guardiola, non c'è nessuno imbattibile... E' la Champions, per andare lontano bisogna battere i migliori".

Il momento?

"Avevamo perso la nostra identità, avevamo bisogno di credere in ciò che siamo. La squadra è tornata ad essere felice, dobbiamo continuare così".

Luis Alberto
Luis Alberto / Giuseppe Bellini/Getty Images

Obiettivi?

"Tornare in Champions League, dobbiamo ripeterci. Non possiamo fare un anno in Champions, uno in Europa League, due fuori dall'Europa...Serve continuità per crescere".

L'anno scorso?

"Lo stop ci ha distrutto. Avevamo una perfetta dinamica di gioco e risultati, con 17 vittorie in 21 partite. Era un'occasione unica per fare la storia, ma prima della ripartenza diversi giocatori si sono infortunati e abbiamo concluso il campionato con 12-13 giocatori. Abbiamo perso quella mentalità da campioni".

Il caso tamponi?

"I giocatori hanno fatto quello che ci è stato detto. Sei positivo, vai a casa; sei negativo, ti alleni. Io stesso sono stato a casa per 10-11 giorni. Non capisco come un giocatore possa risultare positivo, poi negativo e poi tornare positivo. Sono cose strane che sono successe anche nella vita di tutti i giorni".

Lotito?

 "Abbiamo risolto nel modo in cui doveva essere risolto, sono a disposizione dell'allenatore, nessuno mi può rimproverare per il mio sacrificio". 

Futuro?

"Alla Lazio sto bene. Se il club decide di vendermi è un'altra storia, ma finché ho un contratto con la Lazio pretendo di essere il migliore". 

L'Europeo?

"Mi piacerebbe. Luis Enrique ha il suo stile e non mi ha ancora chiamato, ma continuerò a lavorare per convincerlo a cambiare idea".

Battere il record di gol?

"Penso di poterlo fare (al momento sono i 12 del 2017-2018, ndr). Me ne mancano solo 6 mi piacerebbe: è una sfida che mi sono posto".


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