Torna Lukaku, decide Dzeko: Inter agli ottavi di Champions, 4-0 sul Viktoria Plzen
San Siro ospita uno dei due anticipi pomeridiani che vale la qualificazione dell'Inter. La squadra di Inzaghi ha il match point contro il Viktoria Plzen per passare con una giornata d'anticipo il girone di Champions e mandare il Barcellona in Europa League. Dumfries torna titolare a destra dopo il turno di riposo in campionato, Acerbi prende il posto di De Vrij, Calhanoglu confermato in regia e attacco affidato alla coppia Lautaro-Dzeko con Romelu Lukaku che si rivede in panchina.
L'Inter la chiude già nel primo tempo con gli ex Roma Mkhitaryan e Dzeko. Apre l'armeno con un colpo di testa su assist di Bastoni, raddoppia il bosniaco con un tap-in su cross dalla sinistra di Dimarco. Il gol del 3-0 lo firma sempre Edin Dzeko nel secondo tempo, a coronamento di una prestazione maiuscola; torna a esultare anche Romelu Lukaku che torna in campo e al gol (4-0) dopo due mesi di assenza. I nerazzurri volano agli Ottavi di Champions League con una giornata d'anticipo e lasciano dietro in classifica il Barcellona.
La chiave tattica della partita
L'Inter parte a rilento, il Viktoria Plzen aspetta nella sua metà campo con una linea difensiva folta per provare ad arginare subito gli attacchi dei nerazzurri. Organizzazione che premia la squadra ceca, ma solo nel primo quarto d'ora. L'undici di Inzaghi impiega poco a trovare le distanze e gli spazi per fare male agli ospiti.
Gli spaventi più grandi arrivano tutti dalla catena di sinistra sulla quale si alternano negli inserimenti sia Mkhitaryan che Barella. Dimarco spinge tanto e Dzeko esce dai blocchi per trasformarsi in regista offensivo. Ed è proprio così che il bosniaco entra nella manovra delle azioni più pericolose nerazzure: quella più clamorosa è addirittura tripla con un tiro di Mkhitaryan e due di Dimarco che non riescono a sorprendere il portiere.
Alla mezz'ora è il 9 a sfiorare la rete con un tap-in ch esce di pochissimo. Il Viktoria non riesce più a prevedere l'Inter e al 35° arriva il meritato gol del vantaggio. Bastoni, ispirato, scappa via sulla sinistra e crossa perfettamente sul secondo palo, Dzeko riesce in un velo di testa (che somiglia alla finta di una schiacciata in primo tempo nella pallavolo) e Mkhitaryan ci mette la testa sorprendendo tutti sul secondo palo e insaccando l'1-0.
L'Inter domina il campo e l'azione del raddoppio è la sintesi perfetta di una gara interpretata ottimamente nel primo tempo: lancio millimetrico e veloce di Nicolò Barella, stop chirurgico di Dimarco che senza pensare serve Edin Dzeko a porta vuota, 2-0 più che meritato e primo tempo chiuso in sicurezza.
Inzaghi rientra nella seconda frazione con gli stessi undici, mentre il tecnico ospite Bilek toglie Bassey e Jirka per inserire Chory e Holik. La ripresa comincia con la stessa trama. Il Viktoria aspetta e i nerazzurri provano ad aumentare il parziale spingendo sempre a sinistra. Dopo una decina di minuti sono già due le occasioni per il tris: un palo colpito da Mkhitaryan da fuori area e il miracolo di Stanek sul tentativo ravvicinato di Lautaro.
I nerazzurri non si fermano e dopo averlo assaporato in diverse occasioni, giungono al 3-0. Lautaro Martinez lavora benissimo una palla in area, pensa al tiro, ma poi decide di regalare l'assist a Dzeko per la seconda rete di una notte indimenticabile. A 20 dalla fine il nove esce per Correa e San Siro gli regala una meritata ovazione. Negli ultimi 10 minuti si rivede in campo anche Romelu Lukaku che gli interisti accolgono calorosamente. Il belga ne impiega 5 per tornare subito al gol: ricezione ottima da Barella, uno-due chiesto e ottenuto da Correa e palla freddamente in fondo alla rete. 4-0, Mkhitaryan, Dzeko, Dzeko, Lukaku e serata perfetta.
L'episodio della partita
Da vedere e rivedere. L'azione del gol della sicurezza di Edin Dzeko è perfetta da ogni punto di vista. Giro palla per liberare Barella sulla trequarti avversaria, lancio rapido e precissimo ad attraversare il campo in profondità del 23, stop che prepara già al cross Dimarco e chiusura sul secondo palo del numero nove nerazzurro. Meno di 5 secondi per arrivare dai piedi di Barella a quelli di Dzeko e assicurarsi un passaggio del turno prestigioso.