Inter, Vidal scontento al momento del cambio: i motivi della reazione
"Sempre il 22… esce sempre il 22". La reazione di Arturo Vidal nell'ultimo match di San Siro al momento del cambio nella sfida contro la Juventus non è passata inosservata: al 73', sul risultato di 2-1 in favore dei bianconeri, Antonio Conte ha deciso richiamare il suo fedelissimo in panchina per buttare nella mischia Christian Eriksen. Il cileno, ammonito (e quindi squalificato per il ritorno di Coppa Italia) e autore di una prestazione non certo indimenticabile, non ha gradito la scelta del tecnico, lasciando il campo con nervosismo.
Quali sono i motivi di questa reazione? Calciomercato.com prova a riassumerli partendo dal fatto che l'incrocio con la Juventus, per uno con il suo passato, non potrà mai essere come quello con altre squadre, specie dopo il gol dell'ex in campionato e le inutili polemiche generate dal fantomatico 'bacio allo stemma' smentito poi dal diretto interessato: "La mia intenzione non è mai stata quella di baciare lo stemma di un'altra squadra. Il bacio è stata una dimostrazione di affetto per un fratello che mi ha dato il calcio, con il quale ho vissuto anni meravigliosi insieme e ci vogliamo bene. Io rispetto la mia squadra, i nostri tifosi e la gente che ha avuto fiducia in me per difendere e continuare a far crescere la storia di questo bellissimo club. E lascerò l'anima per quello” aveva scritto su Instagram.
Il portale si concentra poi anche sui numeri di questa annata: Vidal è stato titolare in 19 partite tra campionato e coppe, subentrando fin qui 6 volte (tutte in Serie A). Le presenze stagionali sono 25 su 29 con 1555 minuti giocati (terzo nella rosa dell'Inter alle spalle di Nicolò Barella, 2278, e Marcelo Brozovic, 1819. Per quanto riguarda i cambi, però, se ne contano 13 tra campionato e coppe su 25 partite. Uno dei motivi dello sfogo di Arturo.
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