Inter, Suning lavora al rifinanziamento del debito. Decisivo il rapporto stipendi-fatturato: il punto
La questione societaria dell'Inter è uno degli argomenti approfonditi tra le pagine dell'edizione odierna di Tuttosport. Secondo il quotidiano sportivo torinese ormai si può dire che la trattativa avviata da Suning per il rifinanziamento del maxi-debito obbligazionario da 375 milioni, in scadenza alla fine del 2022, sia entrata nel vivo.
In poche parole, la proposta di rifinanziamento avanzata dal gruppo di Nanchino è stata accolta in modo piuttosto positivo dai fondi del settore perché si tratta di bond che garantiscono un buon ritorno futuro, "soprattutto in questa fase caratterizzata da cedole basse a causa della crisi provocata dalla pandemia - spiega il giornale -. Secondo i termini pattuiti dall’Inter con gli investitori, la società nerazzurra deve mantenere il rapporto tra stipendi e fatturato al 58%. Anche per questo motivo diventa determinante raggiungere un accordo per spalmare gli ingaggi dei calciatori".
Per la famiglia Zhang, proprietaria del gruppo Suning, è importante e fondamentale cercare di ottenere il rifinanziamento in tempi rapidi in modo da presentare una posizione finanziariamente tranquilla di fronte ai potenziali compratori del club nerazzurro. In questo senso, il fondo BC Partners sta svolgendo la 'due diligence' sui conti nerazzurri: si tratta di "un passaggio preliminare che potrebbe richiedere qualche settimana, reso più complicato dalla pandemia che costringe a limitare le riunioni in presenza" precisa TS.
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