Inter, senza Lukaku non è la stessa storia

Squadra che vince non si cambia, ed è per questo che senza Lukaku, l'Inter non è più quella macchina da goal della stagione precedente. L'attaccante si era capito alla perfezione con il suo compagno di attacco Lautaro Martinez, bastava uno sguardo, un'intesa, che la palla andava sempre in rete.

Con il belga, l'Inter ha vinto il 61% delle gare in tutte le competizioni. Senza di lui, invece, la percentuale cala fino al 40%. Perché questo? Perché Lukaku era un giocatore a sé. Aveva la capacità di far salire da solo la squadra, rappresentando un punto di riferimento anche in caso di lancio lungo, capace di scavalcare il centrocampo avversario. Questione difficile per il nuovo duo Sanchez-Martinez, che non hanno le caratteristiche del loro ex compagno, e hanno più difficoltà negli inserimenti con squadre ben disposte in difesa.

Romelu Lukaku è stato una vera e propria forza della natura, dotato di un tiro non sempre preciso ma sicuramente forte. Diventato così l'incubo di ogni difensore centrale, dove diventava complesso dominarlo nella sua veloce progressione in cui metteva tutta la potenza.

La scelta però di cambiare aria e approdare nel Chelsea ha lasciato malumore nei tifosi interisti, in quanto da subito era diventato la colonna portante della squadra.

Gli stessi tifosi però sanno bene i motivi. Al di là di una crescita personale dell'attaccante stesso, la società non ci ha pensato due volte a fare questa scelta, dato che da qualche parte doveva pur andare a parare.

Lui è sempre stato chiaro su questo: un giorno tornerà. Tutti sperano il prima possibile, visto anche che l'Inter di Inzaghi inizia a faticare su diversi fronti e la presenza dell'attaccante avrebbe fatto la differenza. Se vuoi sognare in grande, devi avere un leader, e in passato, cara Inter, lo avevi. Non puoi lasciare ciò a diverse persone perché prima o poi, cadranno, e forse questo declino già sta avvenendo.

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