Inter-Roma 1-2, le pagelle dei nerazzurri: male Handanovic, Dimarco sugli scudi

L'Inter cade a San Siro. Contro la Roma i nerazzurri perdono 2-1 contro la Roma e raccolgono la 4ª sconfitta nelle ultime quattro partite. Di seguito le pagelle dei giocatori allenati da Simone Inzaghi:

Handanovic 5 - Il capitano nerazzurro deve prepararsi perché da domani si riaccenderà (giustamente) il dibattito sulla sua titolarità. Non si possono commettere errori simili in una partita così delicata;

Skriniar 5.5 - Il tridente inedito della Roma lo lascia di stucco, non trova mai le giuste misure agli avversari;

Acerbi 6 - Il più positivo del terzetto arretrato. Per lui è una sorta di derby, quindi gonfia il petto e marca bene l'attaccante che gli capita a tiro;

Bastoni 5.5 - Mostra una certa intraprendenza quando si propone in fase offensiva ma sulla coscienza si porta la marcatura troppo ballerina su Dybala (81' Gosens sv);

Dumfries 6 - Contiene agevolmente le scorribande di Spinazzola però per stargli dietro non riesce a far male nell'area giallorossa (Bellanova sv);

Barella 6.5 - Regala un assist al bacio a Dimarco e crea densità in mezzo al campo. Sul primo gol della Roma si fa soffiar palla troppo facilmente;

Asllani 6 - Sostituire un maestro della regia come Brozovic non è facile per nessuno, ma al netto di qualche errore il giovane albanese non sfigura (76' Mkhitaryan 6 - Il suo ingresso in campo non cambia l'inerzia della gara);

Calhanoglu 6 - La traversa su punizione avrebbe potuto cambiare la traccia della partita. Non riesce però a inserire una marcia in più nel motore nerazzurro (76' Correa 6 - Non ha abbastanza tempo a disposizione per fare la differenza);

Dimarco 7 - Con questo gol conferma di essere in gran forma e manda un segnale a Simone Inzaghi: vuole essere lui il titolare sulla corsia di sinistra;

Lautaro 6 - Prestazione a lampi per il Toro che, fiaccato dagli impegni con l'Argentina, non entra ed esce dalla partita alternando sussulti di classe a momenti di anonimato;

Dzeko 6 - Anche stasera stava per concretizzarsi la storica legge del "gol dell'ex" ma il VAR annulla tutto. Il bosniaco non riesce poi a pungere.

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