Per l'Inter c'è il pericolo focolaio: dopo D'Ambrosio e Handanovic sale l'ansia in casa nerazzurra
Con quello di Samir Handanovic l'Inter è a quota 11 casi positivi da inizio stagione. Il nuovo giro di test molecolari era iniziato dopo il tampone positivo di Danilo D'Ambrosio, tornato in solitaria dalla trasferta di Torino per aver accusato sintomi influenzali. E ieri anche il portiere sloveno è risultato contagiato. La società nerazzurra ora teme che il focolaio possa estendersi ad altri giocatori della rosa interista. La squadra, da martedi, è in isolamento fiduciario e lo sarà per 14 giorni.
Nella giornata di martedì tutti i calciatori si erano sottoposti al classico giro di tamponi, ma nella giornata di ieri i risultati erano tutti negativi. Handanovic però, non essendo in gran forma, non ha preso parte all'ultimo allenamento del gruppo. Su di lui è stato ripetuto il test molecolare, che ha dato poi esito positivo. C'è attesa ora per gli esiti in giornata degli altri tamponi.
"Vista l’incubazione ben più rapida delle varianti, i test dei prossimi giorni dovrebbero comunque bastare a tirare un riga sulla vicenda: o aumenterà il livello di apprensione con esiti imprevedibili o Antonio Conte potrà essere sollevato per aver evitato guai peggiori" afferma oggi La Gazzetta dello Sport.
Il quotidiano prosegue dicendo che il portiere potrebbe tornare disponibile tra i pali sabato 3 aprile per la partita contro il Bologna, complice la sosta per le nazionali. E sui convocati per le nazionali deciderà l'Ats di Milano, ma è probabile che, sulla scia di quanto deciso a ottobre, prima di sabato consenta spostamenti a patto che siano individuali.
Sul fronte societario, Piero Ausilio è tornato negativo dopo l'ultimo tampone, ma resta positivo Beppe Marotta, considerato comunque in miglioramento.
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