L'Inter passeggia sulla Roma: 3-1 e (nuovo) primato in classifica
Tutto fin troppo facile per l'Inter nel big match della 34ª giornata di Serie A contro la Roma. In un match, sulla carta molto equilibrato e teso, la squadra nerazzurra non ha grosse difficoltà e porta a casa una vittoria di vitale importanza nella corsa Scudetto. Il match finisce con il risultato di 3-1, con le reti di Dumfries e Brozovic nel primo tempo, Lautaro e Mkhitaryan nella ripresa.
La cronaca del match
La differenza tra le due squadre l'ha fatta in parte il maggior tasso tecnico della squadra nerazzurra e in parte la gran voglia dei padroni di casa di prendersi l'intera posta in palio. D'altronde il match è sempre stato in mano all'Inter e la Roma si è limitata a difendersi e ripartire in contropiede fin dal primo minuto.
Partita in mano, come dicevo, all'Inter da subito. Ma ci sono voluti trenta minuti di gioco per sbloccare il risultato. In precedenza una conclusione di Calhanoglu ha fatto tremare i tifosi della Roma. Al 30' la prima grande giocata in verticale dell'Inter con lo stesso turco che lancia in profondità Dumfries, sfruttando un enorme buco della difesa capitolino. L'esterno nerazzurro non sbaglia a tu per tu con Rui Patricio. Dieci minuti dopo arriva il raddoppio dei padroni di casa, sempre su un'azione in verticale che trova impreparata la difesa della Roma, questa volta la rete è di Brozovic che, prima di concludere sotto al sette, è bravo anche a liberarsi del ritorno della difesa giallorossa.
Nella ripresa la Roma prende un po' di coraggio e prova ad alzare il baricentro. Ma è l'Inter a segnare il 3-0. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo Lautaro Martinez - lasciato solo - conclude di testa e firma il tris nerazzurro. Partita in cassaforte per l'Inter. A quel punto, già dall'ora di gioco il ritmo cala vistosamente e i due allenatori effettuano la girandola di cambi che addormentano - o quasi - la partita. Nel finale la Roma trova il gol della bandiera con Mkhitaryan.
Le pagelle di Inter-Roma
Zalewski 6,5 - Ormai non può essere considerato più una scommessa. Il polacco è una piacevole realtà. Sì, ancora manca di esperienza in alcune circostanze, ma non ha mai paura di giocare la palla, anche in posizioni di campo abbastanza pericolose, sinonimo di grande personalità.
Brozovic 7,5 - Inizia un po' in sordina a causa del pressing continuo di Pellegrini nei suoi confronti. Poi cresce alla distanza, realizzando un gran gol e deliziando San Siro con il suo solito palleggio, oltre che i suoi disimpegni non adatti ai deboli di cuore.
Calhanoglu 7 - Una grande prestazione per il turco. In avvio riscalda le mani di Rui Patricio con una sassata dalla distanza, poi serve ai compagni cioccolatini a destra e a manca.
Skriniar 7 - Un muro. Dalle sue parti non si passa né con la forza né con la velocità.
Abraham 6,5 - Un primo tempo anonimo, tendente all'insufficiente. Nella ripresa è l'unico - o uno dei pochi - a provare a creare qualcosa in attacco.