Inter-Parma, anche Rizzoli conferma l'errore di Piccinini: "Su Perisic era rigore. Il Var doveva intervenire"

Nicola Rizzoli
Nicola Rizzoli / Paolo Bruno/Getty Images
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"Oggettivamente c’è un rigore, perché l’attaccante prende il tempo al difensore e se il difensore utilizza le braccia per recuperare la posizione, e lo fa fallosamente, è rigore". Lo dice Nicola Rizzoli, designatore degli arbitri di Serie A, in merito all'atterramento di Ivan Perisic e al rigore non assegnato all'Inter dall'arbitro Piccinini durante la sfida con il Parma: "Quanto al VAR sarebbe dovuto intervenire perché il VAR ricerca le cose oggettive, e qua di oggettivo c’è la dinamica (attaccante davanti al difensore) e c'è un braccio che è al di sopra delle spalle dell'attaccante che non può saltare. C’erano le condizioni per intervenire con il VAR. Preferisco ammettere un errore e fare chiarezza" il pensiero dell'ex fischietto, ospite a Sky Calcio Club.

Rizzoli ha poi risposto a Beppe Marotta, che ha chiesto un confronto più frequente tra i club e la classe arbitrale: "Abbiamo istituito una figura, che è una figura federale, di raccordo tra arbitri e società per confrontarci su queste tematiche. Questo ruolo è svolto dall'ex arbitro Gianluca Rocchi che sta andando in tutte le società di A e B per confrontarsi. E' un ruolo ufficializzato dalla Lega tramite fax o e-mail, noi lo abbiamo ufficializzato al raduno di Tivoli. E so che Rocchi ha parlato anche con Piero Ausilio per verificare la possibilità di far visita all'Inter. Si badi bene, Rocchi non è un ufficio reclami ma un'opportunità per migliorarci confrontandoci".

Sui discussi episodio di Milan-Roma, con protagonista l'arbitro Giacomelli: "Bennacer anticipa la posizione dell'attaccante, l’arbitro lo vede male in campo e ci sta. Ci sono i criteri per poter intervenire con il VAR. Quanto a Calhanoglu, si tratta di un contatto di gioco, se il difensore nel suo movimento non va a colpire l’attaccante difficilmente è punibile. Anche qui ci sono gli estremi per poter intervenire. Molte volte capita che un arbitro possa valutare anche gli atteggiamenti dei giocatori che ti danno degli indizi (chiedere scusa, protestare o meno ecc.) se hai fatto bene o no e quindi chiedi di rivedere l'episodio o meno".

Sull'utilizzo del Var: "Gli arbitri e il VAR vogliono prendere la decisione corretta. Nessuno vuole fare quello che non sbaglia mai. Delle volte le percezioni che ci sono in campo possono essere sbagliate. All’interno del VOR c’è il tecnico e il VAR e certe volte andando alla ricerca del dettaglio si perde il contesto. Semplicemente si deve suggerire un 'on field review' sulle situazioni oggettive. Nel momento in cui il VAR propone un 'on field review' l’arbitro lo accetta sempre. Se uno lo suggerisce è perché ci sono elementi tali da andarlo a rivedere. Nel caso di Perisic in Inter-Parma ci sono due errori (VAR e arbitro)? Indubbiamente".


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