Inter, Milito: "Triplete? Sento più mio lo Scudetto. Balotelli un ragazzino. Parole dopo Madrid furono un errore"
A tutto Diego Milito! L'ex attaccante dell'Inter, ora dirigente del Racing de Avellaneda, ha parlato a SportWeek tornando sui suoi successi da nerazzurro e non solo. Milito ha parlato anche del presente dell'Inter e di un possibile ritorno in nerazzurro. Ecco le sue parole.
Chi ti accolse quando arrivasti all’Inter?
"Tutto lo Stato maggiore dirigenziale: il presidente Massimo Moratti, Marco Branca, Lele Oriali. Moratti mi strinse la mano e, con un gran sorriso, disse soltanto: “Benvenuto”. Nei miei cinque anni all’Inter lui si è comportato come un padre. Nei confronti di tutti, non solo miei".
"Un ragazzino che sbagliava tante cose per via dell’età. Materazzi gli parlava tanto. Tutti gli parlavano tanto. Anche io: per consigliarlo, aiutarlo".
I successi?
"Mi sono goduto molto lo scudetto. Fu una sofferenza lunga un anno, a un certo punto sembrava che ci fosse sfuggito…".
Le parole dopo Madrid?
"Fu un errore dire: 'Non so se resto'. Nei miei anni all’Inter ho avuto offerte per andar via, ma quando si sta bene in un posto non bisogna lasciarlo. E io non l’ho fatto".
C’è la possibilità di rivederti nei panni del dirigente?
"Non si sa mai quello che può succedere. All’Inter conservo rapporti eccellenti e tutti sanno che amo il club e Milano".
Cosa manca alla squadra di oggi per tornare grande?
"Solo un po’ di tempo".
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