Inter, Milito: "Triplete? Sento più mio lo Scudetto. Balotelli un ragazzino. Parole dopo Madrid furono un errore"

Bayern Muenchen v Inter Milan - UEFA Champions League Final
Bayern Muenchen v Inter Milan - UEFA Champions League Final / Jasper Juinen/Getty Images
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A tutto Diego Milito! L'ex attaccante dell'Inter, ora dirigente del Racing de Avellaneda, ha parlato a SportWeek tornando sui suoi successi da nerazzurro e non solo. Milito ha parlato anche del presente dell'Inter e di un possibile ritorno in nerazzurro. Ecco le sue parole.

FC Internazionale Milano v SS Lazio - Serie A
FC Internazionale Milano v SS Lazio - Serie A / Marco Luzzani/Getty Images

Chi ti accolse quando arrivasti all’Inter?

"Tutto lo Stato maggiore dirigenziale: il presidente Massimo Moratti, Marco Branca, Lele Oriali. Moratti mi strinse la mano e, con un gran sorriso, disse soltanto: “Benvenuto”. Nei miei cinque anni all’Inter lui si è comportato come un padre. Nei confronti di tutti, non solo miei".

Balotelli?

"Un ragazzino che sbagliava tante cose per via dell’età. Materazzi gli parlava tanto. Tutti gli parlavano tanto. Anche io: per consigliarlo, aiutarlo".

I successi?

"Mi sono goduto molto lo scudetto. Fu una sofferenza lunga un anno, a un certo punto sembrava che ci fosse sfuggito…".

Le parole dopo Madrid?

"Fu un errore dire: 'Non so se resto'. Nei miei anni all’Inter ho avuto offerte per andar via, ma quando si sta bene in un posto non bisogna lasciarlo. E io non l’ho fatto".

C’è la possibilità di rivederti nei panni del dirigente?

"Non si sa mai quello che può succedere. All’Inter conservo rapporti eccellenti e tutti sanno che amo il club e Milano".

Cosa manca alla squadra di oggi per tornare grande?

"Solo un po’ di tempo".


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