Inter, Marotta: "Zhang è più passionale? Merito di una società lungimirante"

Beppe Marotta
Beppe Marotta / Nicolò Campo/GettyImages
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Con gli acquisti di Robin Gosens e Felipe Caicedo, anche in questa sessione di calciomercato Beppe Marotta si è ritagliato un ruolo da protagonista indiscusso. Riuscire a rinforzare una corazzata come l'Inter non è impresa per molti, ma l'amministratore delegato ce l'ha fatta.

Nella giornata di ieri, Marotta è intervenuto ai microfoni di Telelombardia per commentare la partecipazione attiva della proprietà nerazzurra che negli ultimi mesi sembra interessarsi di più allo svolgimento della stagione. Prima però non poteva mancare un pensiero per Maurizio Zamparini, con il quale ha avuto modo di lavorare ai tempi del Venezia. Leggiamo le sue parole:

Piero Volpi, Javier Zanetti, Beppe Marotta, Alessandro Antonello, Steven Zhang, Piero Ausilio, Dario Baccin
La dirigenza nerazzurra / Nicolò Campo/GettyImages

Su Maurizio Zamparini:
"Sono dispiaciuto perché l’ho conosciuto come amico prima ancora che come presidente. L’ho stimolato io a comprare il Venezia. Ho trascorso con lui 5 anni bellissimi, pieni di carica emotiva e terminati con la promozione. Lo ricordo con stima e ammirazione .I campioni che ha preso? Ha avuto anche uno zoccolo duro della nazionale del 2006, Toni, Zaccardo, Barzagli, Grosso. Era un fine intenditore".

Sul coinvolgimento di Steven Zhang:
"Da quando ci sono io è più passionale? Quando un dirigente ricopre un ruolo apicale come il mio deve avere delle caratteristiche umane di grande persuasione e diplomazia e credo sia questa l’arma vincente del manager. Il resto lo fanno le proprietà lungimiranti e io ho avuto la fortuna di lavorare con proprietà lungimiranti”.


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