Inter, Marotta: "Caso Hakimi, la UEFA deve stare attenta. Scudetto impresa difficile"
L'amministratore delegato dell'Inter Giuseppe Marotta è intervenuto ai microfoni di Sky Sport prima del match contro il Genoa per parlare del caso legato alla positività di Achraf Hakimi (costretto a saltare il match di Champions League contro il Borussia Moenchengladbach) e trarre un primo bilancio dell'esperienza in nerazzurro dell'allenatore Antonio Conte.
HAKIMI - "C'è delusione e rammarico per come si sono susseguiti i fatti. La mattina della partita il giocatore era negativo e il pomeriggio era positivo. Non è un alibi, ma un dato di fatto. In termini di comunicazione anche la Uefa spero che in futuro sia più attenta. Grazie al nostro staff medico che, grazie a una decisione presa dalle autorità competenti, ha potuto riabilitare il ragazzo e renderlo disponibile per oggi".
CONTE - "Il consultivo adesso è provvisorio perché i bilanci vanno fatti dopo più partite. Noi abbiamo terminato il 20 agosto e siamo all'inizio. Il Covid non un alibi, ma va tenuto conto che ci ha danneggiati. Vincere lo Scudetto è un'impresa difficile perché la concorrenza è agguerrita e ogni anno si parte per ottenere il meglio. Aver indicato una data vuol dire avere un piano a medio termine. Abbiamo fiducia e siamo contenti del percorso intrapreso. Andiamo avanti con l'obiettivo di vincere".
TURNOVER - "Questo è un momento della stagione caratterizzato da un grande stress perché ci sono le gare di campionato, di Champions e delle nazionali. L'allenatore si trova costretto a dosare le energie dei propri giocatori tenendo conto del Covid, degli infortuni e del fatto che martedì cielo un impegno importante in Champions".
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