Inter-Lazio 2-1, le pagelle dei nerazzurri: Bastoni tuttofare, male Handanovic

Alessandro Bastoni
Alessandro Bastoni / Marco Luzzani/GettyImages
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Ecco i voti dell'Inter al termine del match vinto per 2-1 contro la Lazio di Maurizio Sarri, in occasione della 21a giornata del campionato di Serie A.

Handanovic 5,5 - Manca completamente il pallone sul lancio in profondità di Cataldi, da cui scaturisce il vantaggio biancoceleste.

Skriniar 7,5 - Inizia a rilento con qualche sbavatura di troppo, poi cresce e si concede addirittura il lusso di siglare il 2-1 definitivo con un ottimo inserimento di testa.

De Vrij 6,5 - Prestazione mediocre dell’olandese che, per ovvi motivi, non si avvicina minimamente a quelle offerte dai compagni di reparto.

Bastoni 8 - Difensore, trequartista e attaccante. Bastoni ricopre ogni ruolo contro la Lazio e sfoggia una prestazione da leader assoluto. Prima il gol meraviglioso da fuori area, poi l'assist al bacio per il colpo di testa di Skriniar. Per non parlare della solidità mostrata in difesa, unita alla spinta offensiva sulla fascia.

Dumfries 7 - Sulla fascia è un’autentica spina nel fianco degli avversari, in questa gelida notte di San Siro non sperpera tutto il suo calore (dal 77’ Darmian sv).

Barella 7 - Esce dal campo sfinito, una chiara testimonianza dell’energia spesa al servizio della squadra. Se dobbiamo trovargli un difetto, è mancata una vera e propria giocata illuminante (dall’82’ Vidal sv).

Brozovic 7,5 - Tocca tantissimi palloni e copre il campo su più fronti. In un attimo passa dall’attacco alla difesa, correndo e seguendo sempre il gioco.

Gagliardini 6,5 - Svolge il compitino e qualcosa in più. Una prova sufficiente che ricambia la fiducia del tecnico Inzaghi, che continua a preferirlo a Sensi in mezzo al campo.

Perisic 7 - La fascia è sua. Accende la spina e decide di fare ciò che vuole, quando vuole. È una sicurezza per tutta l’Inter (dall’82’ Dimarco sv).

Lautaro Martinez 6 - Si vede annullare un gol dal VAR e neutralizzare un tiro a botta sicura dalla manona di Strakosha. Non è la sua serata (dal 73’ Dzeko sv).

Sanchez 7 - Non si ferma un secondo, solo quando Inzaghi lo richiama in panchina sul finire del match. Il cileno è una mina vagante che sfodera colpi a destra e manca, senza timore di sbagliare (dal 73’ Correa sv).


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