L'Inter la più penalizzata dagli stadi chiusi: l'assenza di pubblico costa quasi quanto Lukaku
"Un danno da botteghino pari al costo di Romelu Lukaku". L'edizione online de La Gazzetta dello Sport sintetizza con questa frase la perdita registrata dall'Inter a causa dell'assenza dei tifosi negli stadi per le norme anti-Covid, con un pubblico che ha sempre risposto presente anche nei momenti di maggiore difficoltà.
La società italiana maggiormente penalizzata è proprio quella nerazzurra: la stima del club parlava di 60 milioni di euro persi, "ma visto il cammino della squadra di Antonio Conte la cifra sarebbe stata anche maggiore. Fino ad avvicinarsi appunto ai 75 milioni pagati al Manchester United per Big Rom" ricorda la rosea. Nel documento diramato da Inter Media House si leggeva che "la stagione sportiva 2020/2021 è iniziata con gli stadi chiusi o aperti solo a un numero limitato di persone. Di conseguenza, fino ad oggi non abbiamo messo in vendita biglietti stagionali o per la singola partita. Stimiamo un impatto negativo sui ricavi e sulla liquidità intorno ai 60 milioni di euro".
È anche vero che presenze medie nerazzurre allo stadio sono aumentate negli anni: si è passati dai 37.270 spettatori a partita del 2014-15 ai 45.538 della stagione successiva ai 46.622 del 2016-17. Nel 2017-18 si è arrivati a 57.529, l'anno dopo a 61.419 fino ai 65.800 dell'ultima stagione con il pubblico. E con la positiva annata in corso i numeri sarebbero potuti lievitare ancora...
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