Inter, i 5 giocatori da escludere dal progetto per la stagione 2020/2021
Fino allo stop causa Coronavirus, l'Inter aveva condotto una buona stagione, restando attaccata alla testa della classifica fino alle ultime settimane in cui è scivolata a -9 dalla Juventus e al terzo posto. Al ritorno in campo, comunque, avrà la possibilità di tornare a sperare nella rimonta Scudetto. In tutti i casi, però, l'obiettivo di vincere sarà imprescindibile nella prossima stagione quando gli schemi di Conte saranno ben assimilati e la squadra sarà migliore. Ecco, a questo proposito, come detto dagli esperti, si stanno già muovendo Marotta e Ausilio, cercando di individuare i profili in grado di innalzare il livello. Tuttavia alcuni degli attuali giocatori dovrà essere ceduto per far spazio ai nuovi. Andiamo, dunque, a vedere i 5 calciatori nerazzurri che, viste le prestazioni, andrebbero esclusi dall'ambizioso progetto di Conte.
1. Victor Moses
Partiamo da un giocatore che, in realtà, è in prestito all'Inter. Stiamo parlando dell'esterno destro Victor Moses. Arrivato a gennaio per dare una valida alternativa a Candreva sull'out di destra, il nigeriano, sapientemente trasformato in 'tutta fascia' da Conte ai tempi del Chelsea, ha messo insieme 7 presenze tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. Inoltre, a dirla tutta, non ha nemmeno giocato male, anzi. Perchè allora tra i calciatori da tagliare? Semplice. Le squadre di Conte fanno molto affidamento sugli esterni di centrocampo. Si può dire, a ragione, che dal loro rendimento passa buona parte delle speranze di vittoria. Moses è un buon esterno, ma, tuttavia, nonostante l'allenatore leccese abbia vinto una Premier League con lui, l'Inter dovrebbe puntare su un top per il ruolo di esterno destro per alzare l'asticella e portarsi al livello non solo della Juventus, ma anche di alcune big europee.
2. Cristiano Biraghi
Stesso discorso (quasi) a sinistra. Anche sull'altra fascia, infatti, l'Inter non ha un esterno di livello internazionale. Come nell'altro out, inoltre, c'è un giocatore d'esperienza (Candreva a destra, Young a sinistra) che potrebbe rimanere come riserva, ma, a differenza dell'altra parte dove, come abbiamo detto, Moses non sta facendo male, nella fascia mancina c'è un calciatore che non ha convinto, ovvero Cristiano Biraghi. Anche lui, come il nigeriano di proprietà del Chelsea, è solamente in prestito all'Inter dalla Fiorentina, dove aveva passato stagioni così positive da portarlo a diventare il titolare della Nazionale. In nerazzurro, dove è cresciuto, però, il numero 34 non è stato in grado di riproporre quanto fatto in Toscana, deludendo le aspettative. Ribadiamo il concetto: l'Inter ha bisogno di esterni top per tornare al top.
3. Borja Valero
Da un ex Fiorentina a un altro. Borja Valero, infatti, dopo due stagioni per niente negative con Spalletti, sembrava essere al di fuori dei piani di Conte a inizio stagione. Fino a novembre non aveva disputato, quasi, alcuna partita. A causa dei vari infortuni, però, il metodista spagnolo è riuscito a tornare sul rettangolo verde, dimostrando di essere ancora utile alla causa nerazzurra. Parliamo, tuttavia, di un centrocampista che lo scorso 12 gennaio ha spento 35 candeline. L'età si fa sentire. E' evidente, infatti, che, seppur non sia mai stato un fulmine di guerra, Borja Valero ha perso velocità di azione e di pensiero. Non raramente capita che gli venga portato via il pallone mentre ragiona. Una caratteristica che non succedeva prima e che rende impossibile la sua permanenza con Conte, un allenatore che soprattutto ai centrocampisti chiede dinamicità. Inoltre, con l'arrivo di Eriksen e quello di un'altra mezzala (i nomi sono quelli di Milinkovic-Savic e Tonali), con tutta probabilità sarà Sensi il prossimo vice Brozovic.
4. Roberto Gagliardini
Arrivato come il futuro della Nazionale nel gennaio 2017, dopo una grande prima parte di stagione all'Atalanta, il rendimento di Gagliardini è andato in calando nelle due stagioni con Spalletti in panchina. Quest'anno, però, con Conte in panchina, l'ex giocatore della Dea è tornato protagonista. Prima alternativa ai titolari, spesso è stato anche preferito a loro. Nonostante ciò, però, per lui vale il discorso fatto per Moses. Il giocatore ha dimostrato di essere un buon comprimario, ma, se si vuol fare il salto di qualità, la rosa nerazzurra ha bisogno di riserve pari ai titolari. Se, com'è stato più volte ribadito, il progetto di Zhang è quello di riportare in alto l'Inter, infatti, per un Barella che esce ci deve essere un Tonali che entra. La stessa cosa che ha fatto, e lo sa bene Marotta, la Juventus in questi anni, tanto che, ora, si può permettere di lasciare in panchina gente del calibro di Higuain e Douglas Costa. Una manovra che riporterebbe l'Inter a competere con le big europee.
5. Matias Vecino
Infine, l'altra riserva del centrocampo dell'Inter, Matias Vecino. Anche nel suo caso, infatti, vale quanto detto per Gagliardini. Nonostante i gol decisivi con la Lazio due anni fa e con il Tottenham durante la scorsa Champions League, l'uruguaiano ha dimostrato di essere un buon centrocampista, ma non da grande squadra quale è l'Inter. Fin troppo spesso, Vecino ha alternato periodi di luce a periodi di estremo buio. Un saliscendi che, ricordiamo, ha mostrato già nella prima stagione, quando si era dimostrato ottimo nella prima parte per, poi, calare vertiginosamente, cedendo il posto a Brozovic e Gagliardini, prima di rientrare per l'ultima partita con la Lazio a causa dell'infortunio dell'italiano. Inoltre, Eriksen a parte, i nomi dei titolari e quelli che si fanno per la mediana dell'anno prossimo, sono tutti di centrocampisti completi, in grado sia di attaccare che di rubar palla. Una caratteristica, quest'ultima, rara nel gioco dell'uruguaiano, bravo soprattutto in fase offensiva.
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