Inter, Godin: "La prossima partita è già una finale. Le panchine? Rispetto per chi gioca e per le scelte di Conte"

FBL-EUR-C3-INTER MILAN-TRAINING
FBL-EUR-C3-INTER MILAN-TRAINING / LARS BARON/Getty Images
facebooktwitterreddit

“Tutto quello che ho fatto in carriera devo metterlo in campo, se non sto bene mentalmente e fisicamente è difficile. Dopo aver giocato in un modulo diverso ho capito cosa vuole il mister, ho preso tempo e spazio, devo fare movimenti diversi rispetto a quelli che facevo all’Atletico o all’Uruguay. La maniera di giocare è diversa: devo fare tanta fatica, corsa indietro e pressare alto. Oggi sto bene e posso aiutare la squadra, quello è importante. L’esperienza si può vedere anche in altre situazioni”. Questa l'analisi di Diego Godin a SkySport dopo la vittoria dell’Inter sul Bayer Leverkusen.

FC Internazionale v Bayer 04 Leverkusen - UEFA Europa League Quarter Final
FC Internazionale v Bayer 04 Leverkusen - UEFA Europa League Quarter Final / Dean Mouhtaropoulos/Getty Images

Cosa servirà in semifinale?
“Prima dobbiamo capire con chi giochiamo, poi ci riposiamo e ci godiamo una semifinale europea dopo 10 anni. Non sarà facile arrivare in finale, ma la finale sarà la prossima partita perché è una gara secca. Sarà difficile, le squadre che sono in Europa League giocano sempre in Champions e dobbiamo rispettarle. Noi stiamo bene e vogliamo continuare su questa strada”.

Dove ti trovi meglio?
“Dentro il campo, sempre. Se vuole il mister gioco anche in attacco (ride, ndr). Posso giocare a destra o a sinistra, è uguale. Oggi mi sento bene ed è importante per quello che chiede il mister. Poi penso che stiamo facendo individualmente buone prestazioni perché stiamo giocando da squadra, sia in difesa che in attacco. Quando la squadra sta bene, tutti andiamo meglio e alziamo le prestazioni”.

Quest’anno sei stato un esempio anche nei silenzi mentre eri in panchina. Come fai ad esserlo?
“Per me prima che il calciatore è importante la parte umana, il rispetto. Sapevo che se non giocavo dovevo lavorare di più e ho fatto quello. Mi sono allenato sempre di più nel lockdown, sono tornato più forte e sono entrato in squadra piano piano rispettando il compagno: se sto in in panchina devo rispettare chi gioca, anche se il giocatore vuole sempre giocare. Metto sempre davanti la squadra, la cosa importante è che vinca l’Inter”.


Segui 90min su FacebookInstagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo dell'Inter e della Serie A!