Inter, è giusto riscattare Sensi?

Una distrazione del bicipite femorale destro. Questo l'ultimo ed ennesimo infortunio rimediato da Stefano Sensi nella sua prima stagione all'Inter.  Il centrocampista è arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Sassuolo, ma lo scorso 10 maggio il d.g. neroverde Giovanni Carnevali non ha lasciato dubbi sul futuro del classe '95: "Calerà il valore dei cartellini? Forse, ma non quello dei nostri giocatori, siamo una bottega cara. Sensi sarà riscattato dall’Inter, non ci sono dubbi; e dei rinnovi parleremo" aveva ammesso a Il Resto del Carlino.

Le qualità del centrocampista, particolarmente apprezzato da Antonio Conte, non sono in discussione. Nei primi giorni nerazzurri l'ex Sassuolo aveva totalizzato tre gol e quattro assist nelle prime sei giornate, prima dell'infortunio agli adduttori del 7 ottobre che lo ha costretto a restare fermo per un mese.

Poi è arrivato il secondo ko in seguito alla ricaduta subita il 10 novembre. A metà dicembre il ritorno in campo, prima di un altro stop il 27 gennaio per un problema al polpaccio. A inizio febbraio un nuovo rientro e nuovo infortunio al piede. Dopo la pausa Covid-19, per lui si contano 2 minuti nel ritorno della semifinale di Coppa Italia contro il Napoli e ora il nuovo problema muscolare, per il quinto infortunio stagionale.

Sensi è un talento, ma con i muscoli di cristallo. Ecco perché l'Inter dovrebbe cercare di trattenerlo a Milano, ma cercando di strappare uno sconto sui 22 milioni di euro cash concordati per il suo riscatto dopo l'onero già versato per il prestito.

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