Inter, l'ex Lucio: "Mourinho fu l'artefice del Triplete, voglio diventare come lui. Juve? Fu un errore andarci"

Genoa CFC v FC Internazionale Milano  - Serie A
Genoa CFC v FC Internazionale Milano - Serie A / Valerio Pennicino/Getty Images
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Lucio, ex difensore brasiliano dell'Inter, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport nel corso della quale ha ripercorso la sua carriera, ha parlato della sua fortunata esperienza in nerazzurro dal 2009 al 2012 ma anche dei suoi progetti futuri.

Massimo Cebrelli/Getty Images

"Ho smesso di giocare a calcio a fine gennaio, poi purtroppo è scoppiato il Coronavirus. Quando tutto finirà inizierò il corso da allenatore. Per cominciare questa carriera devo studiare molto perché giocare è una cosa, allenare è un’altra. Il mio modello è Mourinho? Sì, come allenatore, come uomo e come amico. Mi piace il suo carattere. Ho imparato molte cose all’Inter insieme a José, ad esempio come gestire uno spogliatoio. Fare l’allenatore è difficile, bisogna lavorare con tanti giocatori forti e famosi che provengono da culture diverse: è stato lui l’artefice dell'Inter che nel 2010 ha vinto tutto", queste le parole di Lucio.

L'ex difensore dell'Inter ha poi concluso: "La finale di Madrid? È stato bello ma non la considero una rivincita nei confronti del Bayern. Quella sera ho realizzato il sogno di vincere la Champions e sono stato contento avendo visto il rispetto che mi hanno riservato i tifosi del Bayern e quelli dell’Inter. Il mio addio nel 2012? Io non volevo andarmene ma la società voleva cambiare tutto. La mia famiglia viveva in Italia così ho deciso di andare alla Juve. Nelle prime 2-3 settimane a Torino però ho capito che era stata una scelta sbagliata: andare alla Juve è stato un errore".


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