Inter, dal 3-4-1-2 al 3-5-2: è il segreto della striscia positiva?
Il passaggio dal 3-4-1-2 al solito 3-5-2, tipico marchio di fabbrica tattico di Antonio Conte, ha rilanciato l'Inter in campionato e in classifica. Se in Champions League i nerazzurri hanno dovuto fare le valigie in netto in anticipo per salutare l'Europa che conta (e non solo), in Serie A sono invece reduci da un'importante serie positiva.
Dopo la sosta di novembre per gli impegni delle nazionali, infatti, in campionato l’Inter ha premuto il piede sull’acceleratore e accorciato ad un solo punto la distanza dal Milan capolista: dalla pausa in poi, in Serie A, sono arrivate cinque vittorie consecutive contro Torino (4-2 in rimonta), Sassuolo (convincente 0-3 al Mapei Stadium), Bologna (regolato 3-1 a San Siro), Cagliari (superato 3-1 a domicilio negli ultimi 15’) e Napoli (sofferto successo per 1-0 grazie al glaciale rigore di Lukaku).
L'adattamento al modulo con il trequartista (messo in atto principalmente per provare a rilanciare definitivamente Christian Eriksen) ha portato ad una perdita di equilibrio di tutta la squadra, con una difesa più perforabile che incassava una media di quasi due col a partita. Da quando si è tornati al 3-5-2 contiano, però, Handanovic e soci sono apparsi finalmente solidi come in passato, come dimostrano i minori pericoli corsi, una media sui gol-subiti inferiore rispetto ad inizio anno e soprattutto i risultati sul campo. Quelli che per Conte... contano.
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