L'Inter e il 'Contismo' che non va bene in Europa: che si vinca o che si perda, la critica non manca mai
Il nuovo dibattito sull'Inter che vola in solitaria in vetta alla classifica è adesso legato alla bellezza del gioco. Dai salotti televisivi l'argomento si sposta anche sui giornali, con il Corriere dello Sport che oggi torna sull'efficacia del contismo in Italia e in Europa: "In Italia l’Inter, questa Inter, può aprire un ciclo come quello della Juve. Per vincere lo scudetto basta e avanza. Ma se supera i confini nazionali allora non basta più", si legge.
Nel parallelo con Massimiliano Allegri, che in bianconero è arrivato anche in finale di Champions League, il quotidiano romano evidenzia che "è questo che per ora manca all’Inter e soprattutto a Conte. Stiamo parlando di un grande allenatore, capace di vincere uno scudetto con Matri e Vucinic come coppia d’attacco, quattro scudetti (con quello che sta per arrivare) e una Premier League. Ma gli manca ancora il respiro europeo, gli manca quel passaggio definitivo, gli manca quel gioco", scrive il Corsport.
Un attacco gratuito, che si basa sui fallimenti nella fase a gironi della Champions League delle ultime due stagioni. Ma, come sempre, ci si limita al risultato (e qualcuno lo si dimentica pure, quasi a convenienza): chi ama il calcio non ha difficoltà a ricordare la grande prova offerta al Camp Nou contro il Barcellona (forse perché alla fine i blaugrana si sono imposti 2-1) così come quelle che nel post lockdown hanno portato l'Inter a vincere e convincere fino ad arrivare alla finale di Europa League persa con il Siviglia.
Ora si parla del "bel gioco", sminuendo il fatto che questa Inter sta ammazzando un campionato tutt'altro che in maniera scontata. Parlano i numeri: +11 sulla seconda, miglior attacco con l'Atalanta (68 gol fatti non sono pochi per una squadra che "pensa solo a difendersi", cit.) e seconda miglior difesa con un solo gol in più subito della Juve (26 per i bianconeri, 27 per i nerazzurri).
La miglior risposta alle sterili polemiche l'ha data direttamente Antonio Conte a Sky Sport dopo il prezioso 2-1 contro il Sassuolo: "Per quanto riguarda l’estetica, penso che abbiamo giocato ottime gare. Abbiamo fatto una Champions importante giocando anche bene, alla fine siamo usciti mostrando un bel gioco ma di questo non è fregato niente a nessuno. Poi alla fine tutti sono bravi a parlare, ma ti dicono che sei uscito dalla Champions. Noi abbiamo un obiettivo e l’estetica se arriva è bene, altrimenti amen, l’importante è lo scudetto. Per l’estetica, poi andiamo tutti a un centro estetico e faremo un lifting". Prima del lifting, però, c'è uno scudetto da conquistare. Poi si penserà al bel gioco per vincere in Europa. Sì, proprio quel "bel gioco" che secondo l'opinione pubblica è sempre mancato anche alla leggendaria Inter di José Mourinho, capace di vincere tutto in un solo anno. E allora dove sta l'equilibrio del giudizio? Che si vinca o che si perda, la critica è sempre dietro l'angolo.
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