Inter, Conte: "I gol presi? Errori individuali. Preoccupato? No, a testa alta"
Era difficile pensare a tre gare senza vittoria per l'Inter, dopo lo sfavillante inizio di campionato. Poi, dopo il pari di Roma con la Lazio, la sconfitta nel derby con il Milan e il deludente pareggio con il Borussia Monchengladbach all'esordio in Champions, anche se bisogna dire che i nerazzurri hanno pagato oltremodo il "conto" presentato dal Coronavirus. In vista della trasferta di Genova, sponda rossoblù, mister Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa.
Terza gara in sette giorni, come sta gestendo le energie e che Genoa si aspetta?
"E' giusto che guardiamo in casa nostra. Stiamo cercando di gestire la situazione facendo recuperare i giocatori e preparando le gare, anche perché sono tutte diverse tra loro e quindi dobbiamo unire le due cose, dando un buon recupero psicofisico ai calciatori - si legge su fcinternews.it -. La maggior parte stanno giocando sempre".
E' più preoccupato per i gol subiti o per le assenze?
"Non sono preoccupato, assolutamente. La strada intrapresa è quella giusta, rende felici me, i calciatori e il club. Dobbiamo affrontare sempre la situazione a testa alta, non dando troppo peso alle assenze e a quello che ci è successo. Non sono preoccupato anche da un punto di vista calcistico perché stiamo giocando bene, stiamo facendo un buon calcio e raccogliendo molto meno di quanto stiamo producendo. Spesso veniamo puniti da nostre disattenzioni che possiamo evitare ma sono contento di quello che i miei calciatori danno, dell'abnegazione, della voglia, del fatto che si creda in una determinata idea. Andiamo avanti".
Quale caratteristica dovete recuperare per le prossime gare? Magari sotto il profilo dell'intensità?
"A livello di intensità nell'ultima partita siamo stati superiori ai tedeschi. Di solito contro le tedesche paghi dazio sul ritmo, spesso e volentieri ti devi difendere mentre loro ti pressano, invece anche da questo punto di vista penso sia la strada giusta. Come dico sempre, spesso ci si fa condizionare dal risultato. Io sto guardando le prestazioni e finora mi devo ritenere soddisfatto per mentalità, produzione. Vedo soprattutto soddisfazione dei miei calciatori per il fatto che facciamo la partita. Il risultato finale dipende da mille fattori. Sicuramente nelle ultime tre partite i fattori palo-rete, palo-fuori sono stati negativi per noi".
Usa il concetto di felicità. Per arrivarci bisognerà passare da qualche pareggio o sconfitta di troppo?
"Noi dobbiamo dare il 110% per cercare di ottenere il risultato oltre alla prestazione. A volte accade e a volte no. Possiamo prendere come esempio il Liverpool che è stato quattro anni senza vincere, ora sono una macchina da guerra. Hanno costruito qualcosa di importante. So per certo perché la strada è quella intrapresa tutti insieme, che è quella giusta. Chi arriva oggi dall'esterno vedendo l'Inter vede una struttura solida che si sta assestando a differenza degli anni precedenti. Questo ci porta felicità".
Come sta lavorando per evitare lo sconforto per alcune situazioni che si ripetono? Parlo anche delle positività.
"Non devo intervenire, proprio perché questo è un gruppo di calciatori che sono soprattutto uomini. La barra è dritta. Quando vedo determinati atteggiamenti da parte dei calciatori non posso che essere soddisfatto, io come il club. Sinceramente devo dire oggi che vedo più negatività e vedo invece molta positività dentro, senza parlare della malattia. Il club è contento".
L'Inter segna tanto ma incassa anche tanto. Cosa è cambiato dallo scorso anno?
"Se andiamo a vedere quello che stiamo cercando di fare è di coinvolgere tutta la rosa. E' inevitabile che alcuni interpreti siano cambiati rispetto all'anno scorso, però cerchiamo sempre di riportare gli stessi concetti. Abbiamo fatto tanti gol, ne potevamo fare molti di più. Abbiamo subito qualche gol di troppo, qualcuno evitabilissimo perché ci sono state situazioni individuali che possiamo migliorare. Però dobbiamo continuare a migliorare, c'è un aspetto positivo perché abbiamo avuto tanti assenti e molti sono dovuti entrare e giocare partite facendo esperienza, capendo determinate situazioni nuove. Continueremo a fare quel che stiamo facendo, cerchiamo di fare la partita fin dall'inizio. Finora nessuna squadra ci ha dominato o ci è stata superiore. Questa è la mentalità e dobbiamo portarla avanti perché questa è la squadra per tornare ad essere solidi in futuro".
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo dell'Inter e della Serie A.