Inter difesa d'acciaio. Conte ha definitivamente alzato il muro
Diciamoci la verità. Se la partita di ieri tra Inter e Atalanta fosse finita ai punti come un incontro di boxe, con ogni probabilità la squadra di Gasperini non avrebbe perso. Perché ha creato tanto, ha messo in difficoltà la capolista di questo campionato ed ha giocato il solito gran calcio. Ma sulla sua strada ha incontrato una corazzata difensiva chiamata Inter, che nelle ultime 7 partite ha subito solamente due gol, a fronte di 18 marcature siglate.
La squadra milanese non perde in campionato dal 6 gennaio, dalla sconfitta contro la Sampdoria. Da quel giorno ha conquistato solo vittorie o, al massimo, pareggi. Ma la chiave di volta vincente è risultata essere la difesa. Nella prima parte del campionato, l'Inter ha subito tanti, anzi, troppi gol per una squadra che a inizio stagione puntava a vincere lo scudetto. E Conte ha capito dove, da quel momento in poi, avrebbe dovuto lavorare: sulla compattezza del reparto difensivo.
Ha fatto tornare in auge un giocatore come Milan Skriniar (autore ieri del gol vittoria) che lo scorso anno sembrava un pesce fuor d'acqua in una difesa a tre per lui completamente nuova. Aveva perso la titolarità in favore di Godin e pareva sul punto di essere ceduto in fase di mercato. Invece ora, insieme a Bastoni e De Vrij, forma la difesa più solida del campionato.
E la partita di ieri ha dimostrato in pieno quanto sia importante avere una difesa forte per vincere le partite più difficili. Non dimentichiamoci che l'Inter non affrontava solo un collettivo attrezzato che lotta per un posto in Champions, ma anche una squadra che possiede il secondo miglior attacco della Serie A. La squadra di Gasperini è tra le più offensive del campionato e possiede delle qualità individuali non indifferenti. Per Conte quindi era un banco di prova importante, che è riuscito a superare nel migliore dei modi, ovvero non subendo gol.
Ieri la partita dell'Inter non è sicuramente stata delle migliori per occasioni create e per fluidità nel gioco. Ha subito tanto e ha creato poco, in un reparto offensivo che sembrava veramente annaspare contro Romero e compagni. La squadra si è chiusa ed ha cercato di resistere il più possibile agli attacchi della squadra ospite, per poi tentare l'affondo decisivo, in pieno stile Antonio Conte. E i risultati per ora, al netto di tante critiche ricevute sul piano del gioco, danno ragione a lui. Perché si trova a +6 dal Milan, a +10 dalla Juventus e, soprattutto, in testa al campionato.
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