Inter, Conte: "Bravi a tapparci le orecchie, serve continuità. Nainggolan? Chiedete al club"

Antonio Conte
Antonio Conte / Alessandro Sabattini/Getty Images
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Per l' Inter, dopo la vittoria di Gladbach che ha riacceso le speranze di qualificazione agli ottavi di Champions League, è tempo di rituffarsi sul campionato e la rincorsa al Milan primo. Per Antonio Conte c'è il Bologna (sabato 5 dicembre, a San Siro, ore 20.45), e il tecnico nerazzurro ha presentato così la gara in conferenza stampa.

Conte contro il Borussia Monchengladbach
Conte contro il Borussia Monchengladbach / DeFodi Images/Getty Images

Per la gara contro il Bologna bisogna aspettarsi delle rotazioni in vista della Champions?
"Vediamo".

Dopo Sassuolo e Borussia, cosa l'ha resa più orgoglioso della sua squadra?
"Che ci siamo tappati le orecchie e abbiamo pensato a giocare e fare del nostro meglio".

Come si gestisce una settimana con due "finali" contro Bologna e Shakhtar e con della stanchezza da gestire?
"La stanchezza è inevitabile. Abbiamo avuto adesso un giorno in più per recuperare rispetto a settimana scorsa. Questa è la difficoltà maggiore, dover giocare tutte partite importanti e decisive, avendo pochissimo tempo per prepararle e recuperare le energie".

L'esultanza nerazzurra
L'esultanza nerazzurra / DeFodi Images/Getty Images

Arrivate da due grandi vittorie in trasferta. In casa qualcosa lasciate. Ha affrontato questo discorso con i giocatori?
"L'anno scorso abbiamo perso una partita incredibile col Bologna, vincevamo 1-0 una partita dominata e con l'uomo in più. Dopo il rigore sbagliato abbiamo preso gol in contropiede. Una gara che mi ha fatto arrabbiare molto e in cui era difficile dare una spiegazione. Al tempo stesso il Bologna sappiamo quanto sia determinato, forte, che gioca a buoni ritmi e ha avuto una settimana di tempo per preparare una sfida in cui si alza il livello di guardia dovendo affrontare una grande squadra. Noi però vogliamo dare continuità al nostro percorso" si legge su Fcinternews.it.

Nelle ultime quattro gare in casa l'Inter è sempre andata sotto, come si evitano queste situazioni?
"Se c'è un modo non lo so. Se le statistiche dicono questo dobbiamo essere più bravi. Oggi però parlare di casa e trasferta diventa difficile perché non ci sono i tifosi. Consideriamo partite in casa quelle nel nostro stadio ma a livello di ambiente non c'è qualcosa che ti può dare o togliere".

E' d'accordo nel dire che la squadra nelle ultime due vittorie ha mostrato maggiore concentrazione rispetto a prima?
"Sicuramente il risultato finale condiziona un po' tutti i giudizi e tante situazioni. Detto questo cerchiamo di migliorare tutto, sia da un punto di vista dell'organizzazione tattica che dello spirito o dell'approccio e della gestione. Si può sempre migliorare su tutto e per questo lavoriamo".

Nainggolan è a disposizione? Qual è la sua situazione considerando che ancora non ha avuto una chance da titolare?
"No, non ha recuperato. Per quel che riguarda le situazioni dei singoli giocatori dovete chiedere alla soceità".

Sensi e Lukaku
Sensi e Lukaku / Jonathan Moscrop/Getty Images

Sensi ha l'opportunità di tornare a giocare dal 1'? Si aspettava questa crescita di Barella?
"Anche Barella deve migliorare, come tutta la squadra. Sa benissimo che ha dei margini di miglioramento, sa dove deve lavorare e migliorare, anche perché è molto giovane e quindi rimanendo coi piedi per terra può farlo. Sensi invece non è ancora pronto".

Lei ha parlato dell'importanza del lavoro quotidiano, sarà fondamentale soprattutto quello fisico visto che si gioca ancora più spesso del solito?
"Da un punto di vista fisico bisogna essere bravi a calibrare i momenti perché giocando ogni tre giorni è difficile trovare spazio per lavorare a livello fisico e su quello di cui il calciatore ha bisogno. Ci auguriamo di giocare ogni tre giorni perché significa che stiamo andando avanti nelle competizioni. Però bisogna calibrare tutto bene".


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