Inter-Bc Partners: quando può arrivare l'intesa. Il modello da seguire? Quello dell'Atalanta

L'Inter guarda da spettatrice quasi disinteressata al mercato di gennaio poiché il club nerazzurro sta per passare di mano. Le prossime saranno settimane importanti per definire il futuro della società interista con la due diligence in atto con il fondo Bc Partners.

Momenti importanti, decisivi, con Bc Partners che sta esaminando i conti del club e deciderà se presentare o meno la propria offerta. Dal proprio blog per Il Sole 24 Ore, Carlo Festa offre nuovi dettagli sugli sviluppi della questione.

Secondo il giornalista la trattativa rimane complicata. Non solo per la richiesta di Suning ma anche per la definizione da parte dello stesso fondo, guidato da Nikos Stathopoulos, di un modello di business adeguato e redditizio all’interno del business del calcio. Ecco le parole di Festa: "La valutazione del club potrebbe infatti essere attorno a 750 milioni, ma l’Inter ha necessità finanziarie (probabilmente entro fine anno) che sono attorno ai 150 milioni di euro. E su questo fronte sarà necessario un aumento di capitale di un soggetto terzo, se Suning non potrà fare da sola. Da una parte quello di fare dell’Inter una media company (tv, diritti, scuole calcio, merchandising, stadio proprietario con hotel e ristoranti e sviluppo del brand) e dall’altra parte di lavorare su una struttura di bilancio sostenibile. Bc partners, prima di avventurarsi in questa vicenda, ha analizzato i modelli di business di altri club italiani ed europei".

Ancora Festa: "Ormai il calcio, dal punto di vista economico, funziona per un investitore finanziario soltanto se viene applicata una strategia di medio periodo basata su una struttura dei costi non pesante e su un aumento dei ricavi grazie a voci differenti e slegate dalle prestazioni sportive. Insomma, il modello economico che BC Partners potrebbe seguire è più vicino a quello dell’Atalanta, che resta la società migliore in Italia a comprare, coltivare, crescere e vendere giocatori, che non a quello della Juventus. Quindi puntando su una rosa giovane e promettente senza essere ostaggio dei salari dei giocatori e della volatilità dei risultati".

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