Inter 23/24, l'anteprima della stagione: mercato, giocatori chiave e formazione tipo

Ragioni di fiducia e motivi di scetticismo si affiancano le une agli altri, curiosamente, immaginando la prossima stagione dell'Inter ed entrambi gli approcci - a conti fatti - godono di validi presupposti logici. Da un lato la finale raggiunta in Champions League e una stagione vissuta in crescendo (tale da condurre alla conferma di Inzaghi) spingono a ritenere i nerazzurri una delle squadre da battere ma, d'altro canto, quanto accaduto in sede di mercato (tra addii e casi più o meno pesanti) getta qualche potenziale ombra sul 2023/24 interista.
Riuscire a eguagliare quanto fatto in coppa, considerando sia il cammino internazionale che il successo in Coppa Italia, sarebbe un'impresa ed è chiaro che - stavolta - anche il campionato reclama il suo spazio, con la seconda stella come obiettivo ammesso anche da Inzaghi.
Accanto al richiamo del campo non si può nascondere il peso di un'estate movimentata: gli addii di Onana, Skriniar, Brozovic, Lukaku e Dzeko non possono essere presi alla leggera ed è evidente che i vari Sommer, Frattesi e Thuram dovranno farsi subito trovare pronti in questa nuova realtà (con un ruolo centrale).
Le ultime 5 stagioni dell'Inter
Stagione | Serie A | Coppa Italia | Champions League | Europa League |
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2022/23 | 3ª | Vincitrice | Finale | - |
2021/22 | 2ª | Vincitrice | Ottavi di finale | - |
2020/21 | 1ª | Semifinale | Fase a gironi | - |
2019/20 | 2ª | Semifinale | Fase a gironi | Finale |
2018/19 | 4ª | Quarti di finale | Fase a gironi | Ottavi di finale |
Trasferimenti estivi
Acquisti
- Kristjan Asllani - centrocampista, dall'Empoli per 10 milioni (riscattato)
- Stefano Sensi - centrocampista, dal Monza per fine prestito
- Giovanni Fabbian - centrocampista, dalla Reggina per fine prestito
- Marcus Thuram - attaccante, dal Borussia Mönchengladbach a parametro zero
- Davide Frattesi - centrocampista, dal Sassuolo per 6 milioni (prestito con obbligo di riscatto a 27 milioni)
- Yann Aurel Bissek - difensore, dall'Aarhus per 7 milioni
- Juan Cuadrado - difensore, svincolato
- Yann Sommer - portiere, dal Bayern Monaco per 6 milioni
- Emil Audero - portiere, dalla Sampdoria in prestito con diritto di riscatto a 6,5 milioni
- Carlos Augusto - difensore, dal Monza in prestito con diritto di riscatto a 13 milioni
- Marko Arnautovic - attaccante, dal Bologna per 8 milioni più 2 di bonus
Cessioni
- Andrea Pinamonti - attaccante, al Sassuolo per 20 milioni (riscattato)
- Lorenzo Pirola - difensore, alla Salernitana per 5 milioni (riscattato)
- Edin Dzeko - attaccante, svincolato
- Milan Skriniar - difensore, svincolato
- Roberto Gagliardini - centrocampista, svincolato
- Dalbert - difensore, svincolato
- Romelu Lukaku - attaccante, al Chelsea (fine prestito)
- Raoul Bellanova - difensore, al Cagliari (fine prestito)
- Danilo D'Ambrosio - difensore, svincolato
- Marcelo Brozovic - centrocampista, all'Al Nassr per 18 milioni
- Samir Handanovic - portiere, svincolato
- Martin Satriano - attaccante, in prestito al Brest
- André Onana - portiere, al Manchester United per 52 milioni di euro (più 5 milioni di bonus).
- Filip Stankovic - portiere, alla Sampdoria in prestito
- Robin Gosens - difensore, all'Union Berlino per 15 milioni
Numeri di maglia
1 Sommer
2 Dumfries
5 Sensi
6 De Vrij
7 Cuadrado
8 Arnautovic
9 Thuram
10 Lautaro Martinez
11 Correa
12 Di Gennaro
14 Fabbian
15 Acerbi
16 Frattesi
19 Lazaro
20 Chalanoglu
21 Asllani
22 Mkhitaryan
23 Barella
30 Carlos Augusto
31 Bisseck
32 Di Marco
36 Darmian
44 Stabile
50 Stankovic
77 Audero
95 Bastoni
I giocatori chiave
Non è semplice ripartire senza pilastri del calibro di Onana, Lukaku e Dzeko, senza sottovalutare anche un addio come quello di Brozovic, per lunghi tratti vero e proprio direttore d'orchestra dei nerazzurri (con Calhanoglu che gradualmente è riuscito ad adattarsi in regia). Non mancano comunque punti fermi che sono rimasti in rosa, dalla coppia Bastoni-Dimarco sulla sinistra al dinamismo di Barella, senza sottovalutare ovviamente il ruolo centrale di Lautaro Martinez (nuovo capitano) e dei gol che serviranno a trascinare i nerazzurri.
Il tutto unito alle qualità balistiche di Calhanoglu e ai tanti elementi esperti e utili alla causa in ogni ruolo. Proviamo a individuare, tra certezze e sorprese, chi potrà fare la differenza nella prossima annata nerazzurra e chi potrà regalare qualche risvolto inatteso.
La stella: Lautaro Martinez
La sua esperienza in Italia, con la maglia dell'Inter, ha dimostrato come il Toro sia in grado di crescere ogni stagione: il 2022/23 è stato l'anno migliore a livello personale, con 21 gol messi a segno, e la fascia da capitano non fa altro che amplificare un ruolo cruciale, da vero leader. In un'Inter orfana di Lukaku e di Dzeko, tra l'altro, è evidente che il peso dell'attacco sia in larga parte sulle spalle dell'argentino, anche a livello meramente statistico: Thuram è alla prima stagione in Italia e non è comunque una punta particolarmente prolifica, Arnautovic darà esperienza e fisico ma non potrà comunque compensare in toto il contributo di chi è partito. Al di là del discorso tecnico è chiaro che la permanenza di Lautaro, da leader, rappresenti una chiave di lettura incoraggiante per il prossimo futuro.
Le possibili sorprese: Asllani e Sensi
In un contesto gerarchicamente ben delineato e strutturato lo spazio per le sorprese è ridotto, l'assetto nerazzurro e gli uomini cruciali (i titolari, di fatto) appaiono poco fluidi e non lasciano spazio per outsider che esulino dai soliti noti. Qualche sorpresa potrebbe arrivare però a metà campo, considerando soprattutto l'addio di Brozovic: Frattesi è un elemento ben diverso dal croato, una mezzala abile negli inserimenti, ed è chiaro come manchi un regista tipico quale potrebbe essere ad esempio il giovane Asllani. L'ex Empoli, insomma, potrebbe trovare più spazio. Sensi appariva destinato poi a un addio scontato ma il precampionato ha regalato qualche spiraglio di permanenza: si tratterebbe, dato il contesto che come detto regala tante certezze e titolari ben chiari, di un riscatto davvero inatteso (da ritenere comunque ancora lontano).
A caccia di riscatto: Joaquin Correa
A mercato ancora aperto è utopistico potersi sbilanciare sull'attacco nerazzurro: Lautaro, Thuram e Arnautovic sono le certezze ma è ancora un'incognita il nome del quarto attaccante, di quello che completerà il reparto. Correa, fin dall'arrivo dalla Lazio forte della conoscenza pregressa con Inzaghi, non ha lasciato il segno e non è riuscito a imporsi con continuità. Gli addii in attacco e una situazione abbastanza fluida, al di là del punto fermo Lautaro, potrebbe consentire al Tucu di dare qualche segno di risveglio e di approfittare di caratteristiche sicuramente diverse da quelle degli altri attaccanti presenti in rosa. La prima conferenza stampa stagionale di Inzaghi ha regalato qualche margine: "Quattro calciatori sono serviti lo scorso anno, quest'anno sono soddisfatto dei quattro che ho".
Modulo e formazione tipo
Nessun mistero e ancor meno incognite su quello che sarà il modulo di Inzaghi per la sua Inter nella stagione 2023/24: si prosegue col 3-5-2, marchio di fabbrica dell'Inter sotto la guida di Inzaghi e modulo che del resto appare coerente con gli elementi presenti in rosa e con le loro caratteristiche. Più sporadicamente si potrà vedere anche un 3-5-1-1, con un trequartista alle spalle dell'unica punta, ma di base non si prevedono ribaltoni o grosse sorprese.
Altrettanto chiaro, però, è che se il modulo rimarrà lo stesso non è possibile che l'approccio della squadra replichi quello dell'ultima stagione: la "modernità" di Onana come portiere e il lavoro di Lukaku spalle alla porta (o come vera e propria boa su cui appoggiarsi) saranno aspetti da compensare in qualche modo, date le diverse caratteristiche di Sommer e di Thuram.
L'undici ideale dell'Inter 2023/24
3-5-2: Sommer; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries (Cuadrado), Barella, Calhanoglu, Frattesi (Mkhytarian), Dimarco; Lautaro Martinez, Thuram.
Le maglie dell'Inter 2023/24
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Il pronostico: primo/secondo posto
Il livello medio della rosa e l'esperienza presente sia nell'undici titolare che nei cambi, assieme alla continuità dovuta allo stesso tecnico in panchina per tre stagioni (vera novità per i nerazzurri), rappresentano sicuramente garanzie degne di nota e impossibili da nascondere. Al contempo non mancano incognite per certi versi sottovalutate, nella percezione mediatica del gruppo nerazzurro: sono partiti elementi in grado di caratterizzare profondamente il gioco di una squadra, partendo da Onana fino a Lukaku, ed è chiaro che Inzaghi dovrà trovare una diversa identità di gioco per assecondare i pronostici che vogliono i nerazzurri (logicamente) tra i principali candidati al titolo.