Insigne, Barella, Bastoni, il rientro di Chiellini e non solo: gli Azzurri sognano un grande Europeo
La 18° giornata di campionato, conclusasi ieri sera con la vittoria del Milan a Cagliari, ha fatto registrare alcune performance di altissimo livello da parte di calciatori che sono nel giro della Nazionale, o punti fermi della stessa. La credibilità che stanno meritando gli Azzurri grazie ai risultati fin qui raggiunti con Roberto Mancini fa ben sperare in vista dell'Europeo e i tifosi sognano. Sarà difficile, per il CT, doverne selezionare solamente 23, perché sono tanti i calciatori nostrani che si stanno mettendo in mostra in questa stagione, sia con la maglia che con quella del rispettivo club.
A partire dai portieri, la concorrenza è già molto agguerrita. Donnarumma è per distacco il miglior portiere del campionato e sarà certamente lui a difendere i pali della nostra porta. Per gli altri due posti se la giocheranno Sirigu, Meret, Cragno, Gollini e Perin. E non escluderei neppure Buffon, che con la sua esperienza sarebbe sicuramente un fattore determinante, una guida per il resto del gruppo.
Anche in difesa, tante alternative per l'ex allenatore di Inter e Manchester City. Spinazzola sta disputando un'ottima stagione, al netto della prestazione opaca nel derby e della fragilità fisica che lo contraddistingue, così come Emerson Palmieri. In quel ruolo, anche Biraghi della Fiorentina potrebbe dire la sua: è da anni nel giro della Nazionale e, rispetto agli altri due, offre più garanzie dal punto di vista fisico. Poche selezioni possono fare affidamento a una batteria di centrali difensivi così fornita e affidabile: Bonucci e Chiellini, per motivi diversi, non stanno rendendo come ci si aspetta ma restano comunque i leader del reparto arretrato. Il rientro del capitano bianconero è una delle note più liete per Roberto Mancini. In ogni caso, se dovessero presentarsi a giugno non al meglio della condizione, le alternative non mancano. Acerbi ha disputato un derby impeccabile venerdì sera, ma in generale è difficile che offra prestazioni sotto la sufficienza. Stesso discorso per Bastoni, uno dei migliori dell'Inter nella vittoria contro la Juventus. Senza dimenticare gente come Mancini e Romagnoli, che probabilmente si giocheranno l'ultimo posto disponibile. Per quanto riguarda il ruolo di terzino destro, Florenzi viene da un buon momento con il PSG, con cui ha conquistato pochi giorni fa il suo primo trofeo in carriera, e nelle gerarchie parte favorito su Calabria (ottima stagione finora anche per lui) e Lazzari, devastante nell'ultima sfida di campionato e sicuramente uno dei più positivi della Lazio in questo avvio di stagione.
Non tanto dal punto di vista numerico, quanto riguardo alla condizione attuale di alcuni interpreti, a centrocampo vi sono meno punti di riferimento rispetto agli altri reparti. Le scelte di Mancini dipenderanno molto anche dal recupero di Zaniolo, di cui ultimamente si parla più per le vicende extra-campo. Nelle idee del CT, il trio titolare è composto da Barella, Jorginho e Verratti. Il primo non si discute, anche in virtù della prestazione sensazionale nel Derby d'Italia, mentre gli altri due non vivono un periodo di forma straordinario rispettivamente nel Chelsea e nel PSG. Soprattutto il centrocampista di origini brasiliane, nelle ultime uscite, è partito spesso dalla panchina. Un altro potenziale titolare, Sensi, convive ormai da un anno e mezzo con problemi fisici costanti, mentre il suo compagno di club Gagliardini rappresenterebbe una valida alternativa. Pellegrini, a meno di clamorose sorprese, dovrebbe rientrare nei 23. Lo stesso Castrovilli, rivelazione dello scorso campionato, si sta rispecchiando nelle difficoltà della sua Fiorentina e non riesce a esprimere appieno il suo valore, così come Bernardeschi, il cui allenatore fatica a trovargli la giusta sistemazione in campo, e Tonali, che sembra non aver ancora del tutto assimilato il passaggio a una grande squadra come il Milan. Locatelli è favorito sul classe 2000 per il ruolo di vice-Jorginho.
In avanti c'è parecchia abbondanza, ma Mancini si presenterà all'Europeo con tre certezze assolute: Insigne-Immobile-Chiesa. Questo dovrebbe essere il tridente titolare nel 4-3-3. Stanno vivendo una stagione più che positiva: 26 gol in 3, solo in campionato. Insigne è in una condizione strepitosa e l'ha dimostrato nel 6-0 alla Fiorentina con due gol e un assist da antologia; Immobile, neanche a dirlo, segna quasi ogni partita, mentre Chiesa, dal suo arrivo alla Juventus, è diventato subito fondamentale nello scacchiere di Andrea Pirlo. Per far rifiatare i tre titolari, il Mancio si affiderà con ogni probabilità a Berardi e Belotti su tutti, con particolare attenzione rivolta ad El Shaarawy, spesso chiamato nonostante i trascorsi in Cina.
Non è neanche da escludere l'ipotesi di una sorpresa, come spesso accade in questi casi. Molto dipenderà dagli sviluppi della stagione in corso, ma occhio alle possibili candidature di Zaccagni, Politano, Soriano, Caputo e Moise Kean: uno di questi potrebbe guadagnarsi un posto in extremis.
Agli allenatori fa piacere avere l'imbarazzo della scelta, ma non vorremmo essere nei panni di Roberto Mancini perché, vista la qualità, potrebbe ricorrere a qualche esclusione eccellente. E', comunque, un aspetto positivo che certifica la bontà del progetto inaugurato a Coverciano, nella speranza che possa condurre gli Azzurri a una grande cavalcata nei prossimi Europei e, tra due anni, a Qatar 2022.
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