Indagine plusvalenze Juve, i colloqui vanno avanti: anche Gravina sentito dai pm
Le indagini della Procura sulle plusvalenze di vari club (che nei giorni scorsi hanno portato al deferimento di 11 società e di 61 persone) continuano ad andare avanti. L'ultimo fatto di cronaca riguarda il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ascoltato ieri a Roma nel quadro dell’inchiesta della procura di Torino sui conti della Juventus.
Il colloquio - riferiscono i colleghi di Calcio e Finanza - è durato poco più di un’ora e si è svolto negli uffici del Comando della polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza. L’obiettivo pm era chiarire il funzionamento di alcuni meccanismi che regolano il mondo calcio (come ad esempio capire quali carte siano da depositare e quali no, l’esistenza di scritture e accordi privati nello sport e la prassi delle plusvalenze). Tra gli altri, risultano al momento indagati anche il presidente bianconero Andrea Agnelli a il suo vice Pavel Nedved, mentre non ci sono calciatori e procuratori sportivi.
"Sotto il profilo penale le mosse della società avrebbero avuto, secondo gli inquirenti, dei riflessi sulla regolarità dei conti - si legge sul sito -. Nel caso della “manovra stipendi”, riduzioni e integrazioni avrebbero dovuto comparire nel medesimo bilancio, e non spalmate su esercizi successivi". In questo momento si procede per false comunicazioni di società quotata in borsa ed emissione di documenti su operazioni fittizie.
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