In ricordo di Gigi Simoni: vita e carriera del tecnico, scomparso a 81 anni
L'allenatore recordman delle promozioni in A, vincitore di una Coppa Uefa con l'Inter, era stato colto da un ictus lo scorso giugno e da lì ha continuato a lottare per mesi, senza però riuscire a riprendersi. A marzo era stato riportato a casa dalla clinica che l'aveva in cura per ragioni di sicurezza, vista la pandemia di coronavirus. Nelle ultime ore, però, un deciso peggioramento delle sue condizioni aveva reso necessario l'immediato ricovero all'ospedale di Pisa, dove è arrivato ieri senza più speranze di riprendersi. Accanto a lui fino all'ultimo, come sempre, la moglie Monica.
Nato a Crevalcore il 22 gennaio 1939, Luigi Simoni, per tutti Gigi, calciatore, allenatore e dirigente e ha legato la propria storia calcistica a numerose squadre, Genoa e Inter su tutte.
La carriera da calciatore
Simoni iniziò l'avventura da calciatore nel Mantova, arrivando anche alla storia promozione in massima serie. Dopo un’esperienza in B con la maglia del Napoli, condita da promozione e successo in Coppa Italia, tornerà al Mantova per poi andare al Torino. Al Toro conquistò poi le meritate attenzioni, complice l'intesa con Meroni.
La carriera da allenatore
Appesi gli scarpini al chiodo Simoni iniziò la vita da allenatore nelle vesti di secondo di Vincenzi sulla panchina del Genoa. Furono anni subito movimentati per Simoni, con tanti cambiamenti: Pisa, Lazio, Empoli, Cosenza e ancora il Genoa. Nel '96 arrivò anche a guidare il Napoli, esperienza breve ma pur sempre importante e ricordata tutt'ora dalla piazza partenopea.
La chiamata dell'Inter rappresentò la grande occasione, quella da non fallire, e Simoni riuscì a trovare il successo in Coppa UEFA nella prima stagione in nerazzurro. Il secondo anno a Milano culminò con un discusso esonero, tutt'ora oggetto di critiche. Si sottolinea anche un'esperienza all'estero, alla guida del CSKA Mosca, prima del ritorno in Italia.
La vita privata
Simoni non ha mai mancato di ricordare l'importanza della moglie Monica, il suo ruolo primario nei momenti felici e in quelli più difficili. Nel '99, inoltre, il tecnico fronteggiò la tragica morte del figlio appena trentatreenne, sopravvenuta per le complicazioni dovute a un grave incidente stradale.
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