In quali zone di campo il Lecce dovrebbe rinforzarsi nel mercato invernale?
3 vittorie, 6 pareggi e altrettante sconfitte: è questo lo score con cui il Lecce ha concluso la prima parte di stagione prima della sosta lunga dovuta ai Mondiali e alle vacanze natalizie. Digerito il panettone (o il pandoro, a seconda dei gusti) per i salentini sarà tempo di tornare a concentrarsi sul campo, visto che la salvezza è tutt'altro che raggiunta.
Sebbene abbia chiuso il 2022 al 16° posto, il Lecce non può dirsi infatti esente dalla zona che scotta e Marco Baroni non può quindi permettersi di abbassare la guardia e tirare i remi in barca. Per mantenere la categoria conquistata lo scorso anno, il tecnico ha infatti puntato su una tattica ben chiara, che prevede un gioco propositivo e particolarmente sviluppato sugli esterni.
Certo, i giallorossi presentano qualche punto debole, ma per essere nuovi alla Serie A hanno chiuso in maniera positiva il loro anno. Adesso però il ds Pantaleo Corvino dovrà inventarne una delle sue per piazzare i giusti colpi per raggiungere una salvezza che renderebbe orgoglioso tutto il sud Italia. Ecco cosa serve:
Un terzino
L'acquisto di Giuseppe Pezzella dal Parma era stato accolto con grande entusiasmo in Salento visto che si trattava di un giocatore reduce da una buona annata in prestito con l'Atalanta. Tuttavia, per i diversi infortuni e le prestazioni deludenti, il classe '97 è stato definitivamente scalzato da Antonino Gallo, che si è approcciato alla sua prima stagione in massima serie con l'abnegazione e lo spirito di sacrificio tipici di un giovane che vuole farsi conoscere. Se la corsia di sinistra può dirsi tutto sommato coperta (anche se anche lì un rinforzo non guasterebbe), lo stesso non si può dire di quella di destra, dove Valentin Gendrey non ha di fatto un sostituto.
In rosa c'è infatti solo Mats Lemmens, che però non è sceso in campo nemmeno per un minuto. Non serve dunque un nome importante visto che il titolare già c'è, ma per evitare che un eventuale infortunio crei una situazione d'emergenza, i salentini dovrebbero procurarsi un terzino destro.
Una mezz'ala
Di quanto fosse forte Joan Gonzalez se ne parlava già l'anno scorso, sebbene lo spagnolo ex canterano del Barcellona non abbia mai esordito in Serie B. Ci è voluta la massima categoria per vedersi sbattuto in faccia tutto il talento di questo centrocampista in grado di giocare con la tranquillità di un veterano.
Altra grande sorpresa è Morten Hjulmand, che altro non è che l'alter ego di Marco Baroni in campo. Con la fascia al braccio, il 23enne danese si è già fatto notare per leadership, qualità nel palleggio e durezza negli interventi (4 ammonizioni e 1 espulsione finora).
A completare il centrocampo c'è Kristoffer Askildsen, classe 2001 che in passato aveva fatto vedere qualche bel colpo con la Sampdoria ma che non è ancora riuscito a ripetersi con la maglia dei salentini. Corvino dovrebbe correre ai ripari e acquistare anche una mezz'ala che metta ancora più benzina nel motore del Lecce.
Un giocatore d'esperienza
Con i suoi 23,7 anni, quella giallorossa è la squadra con l'età media più bassa di tutta la Serie A. Questo dato può avere due risvolti: il primo, quello positivo, è che Baroni ha fatto un gran lavoro facendo fruttare al meglio la voglia di fare che solo i giovani possono avere; il secondo, più negativo, riguarda invece la mancanza di esperienza che a lungo termine potrebbe compromettere la stagione fin qui sorprendente dei pugliesi.
Come abbiamo potuto notare ultimamente, per salvarsi non basta giocare bene ma bisogna portare a casa punti preziosi anche quando si affronta una giornata no. Per farlo però serve quel cinismo che solo i giocatori più navigati possono avere. Pantaleo Corvino ha dunque il compito di procurare a Baroni un leader, un uomo spogliatoio che abbia affrontato già in passato situazioni simili. Il ruolo in questo caso non conta, serve un comunicatore, qualcuno che sappia mantenere alta la concentrazione.