In pieno stile Monchi

Monchi
Monchi / Gualter Fatia/GettyImages
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Le polemiche sul mercato del Siviglia, l'intervista ai canali ufficiali del club e ulteriori polemiche. Il caso Kounde ha dominato la stampa spagnola e londinese nell'ennesimo testa a testa estivo tra Barcellona e Chelsea. A uscirne peggio però tra i due litiganti, è stato il venditore. Monchi è una figura che rasenta la leggenda a Siviglia. È stato e continua a essere protagonista di un'epoca d'oro degli andalusi, ma qualche macchia negli ultimi anni si è ingrandita, e nasconderla è diventato impossibile.

Prendendo in esame soltanto il suo ritorno in Andalusia, datato marzo 2019, il quotidiano El Español ha evidenziato degli errori difficilmente discutibili della gestione Monchi. Un bilancio in negativo sul mercato per tre stagioni consecutive per un totale di 113 milioni di euro, con una spesa nella sezione acquisti di quasi 300 milioni.

Julen Lopetegui, Monchi, Pepe Castro
Monchi presenta l'allenatore Lopetegui / Quality Sport Images/GettyImages

Sui risultati sportivi c'è poco da criticare. Monchi ha scelto l'allenatore migliore per il Siviglia e con Julen Lopetegui è riuscito a trionfare nell'Europa (Sevilla) League alla sua prima stagione. Stagione conclusa con il quarto posto in Liga e la connessa qualificazione in Champions League, risultato ripetuto anche nelle ultime due stagioni.

Lato acquisti però, la squadra andalusa ha sperperato denaro investendo su giocatori che non si sono poi rivelati all'altezza e portando il club al necessario smantellamento della miglior difesa della precedente Liga. Luuk de Jong, Munas Dabbur, Rony Lopes, Oussama Idrissi, Oscar Rodriguez e Suso per un totale di quasi 100 milioni di euro in tre anni.

Un'estate incendiata con la cessione di Diego Carlos e la telenovela Jules Kounde, finito ai blaugrana. L'unico acquisto ufficiale risponde al nome di Marcao dal Galatasaray e non soddisfa la aficion rojiblanca divisa tra la delusione per l'operato del direttore e l'eterno rispetto verso lo stesso. Monchi si è esposto pubblicamente nella giornata di oggi, quella successiva all'ufficialità di Kounde, toccando temi scottanti, ma non riuscendo comunque a spegnere le critiche.

"È una storia che andrebbe ridimensionata e normalizzata. Noi abbiamo un modello di mercato che ci permette di essere qui oggi. Attraverso le nostre plusvalenze siamo riusciti a mantenere una rosa di livello superiore rispetto ai nostri incassi ordinari. Rosa che porta via quasi il 100% o addirittura più di questi incassi. Negli ultimi tre anni ci siamo accordati soltanto per una cessione importante (Bryan Gil). E quest'estate avevamo un problema economico dovuto al fatto che non abbiamo venduto in precedenza. Questo ci ha portato a cedere i giocatori che non abbiamo ceduto in passato. Sono due magnifiche cessioni."

Monchi ai canali ufficiali del Sevilla
Jules Kounde, Diego Carlos Santos
Sevilla FC v VfL Wolfsburg: Group G - UEFA Champions League / Fran Santiago/GettyImages

Difficile spiegare a un tifoso quanto siano magnifici due addii. Per giunta di due calciatori cardine della squadra, quelli che maggiormente hanno contribuito a rendere il Siviglia la miglior difesa della Liga. Digerito l'addio del primo centrale difensivo Diego Carlos, la saga Jules Kounde ha creato più polemiche del previsto. Nonostante rappresenti la cessione più importante della storia del club andaluso (50 milioni più bonus variabili tra i 5 e i 10 e il 20% destinato al Bordeaux), la aficion avrebbe forse preferito il Chelsea come destinazione. Così Monchi ha provato a chiarire la questione.

"All'inizio del mercato c'erano più pretendenti di quelle che sono rimaste alla fine. Tra quelle rimaste c'era soprattutto il Chelsea, che negli ultimi mesi ci ha tenuti occupati. Lo scorso giovedì abbiamo raggiunto un accordo verbale con Chelsea e giocatore, ma all'ultimo istante alcuni dubbi dei blues hanno fatto sì che si congelasse tutto nel fine settimana e siamo stati contattati per la prima volta dal Barcellona lunedì. Non prima."

Monchi ai canali ufficiali del Sevilla

Una trattativa lampo secondo il ds del Siviglia, intento a normalizzare la questione e che assicura di non aver ricevuto offerte migliori di quella del Barça.

"Lo abbiamo venduto alla migliore offerta possibile, e al club che ha più scommesso su di lui. Sono soddisfatto. Abbiamo fatto quello che dovevamo difendendo gli interessi del Siviglia. È vero che il Chelsea alla fine ha provato a rientrare, ma l'offerta del Barcellona era migliore rispetto a quella dei blues. La miglior offerta che abbiamo ricevuto è quella del Barcellona."

Monchi ai canali ufficiali del Sevilla

E ha inciso anche molto la volontà del calciatore francese, che ha detto di aver visto la figura di Xavi come determinante ed è forse rimasto affascinato dalla filosofia blaugrana e dal sorprendente mercato estivo. Il Barça però è una rivale del Siviglia? Non secondo Monchi.

Ferran Torres, Jules Kounde
FC Barcelona v Sevilla FC - La Liga Santander / Quality Sport Images/GettyImages

"Non siamo rivali diretti del Barcellona. Siamo un club molto ambizioso, con molto orgoglio, però ci troviamo in un altro gradino. Loro possono comprare un nostro giocatore per molti milioni e noi no. Abbiamo concluso due cessioni molto importanti per continuare a mantenere questo livello della rosa. Non siamo molto diversi dal Villarreal, dal Betis, dalla Real... Il Siviglia continua a crescere perché abbiamo raggiunto per anni consecutivi la Champions. Il Siviglia cresce con le sue limitazioni e i piedi per terra. "

Monchi ai canali ufficiali del Sevilla

Piedi per terra. L'ambizione però nei tifosi è cresciuta spontaneamente e comprensibilmente dopo tre anni consecutivi in quarta piazza e la vittoria dell'Europa League. La sensazione è che il Siviglia sia momentaneamente in un gradino diverso rispetto a quello delle tre grandi di Spagna, ma che abbia più volte assaporato l'idea di salirlo e affiancarsi a loro. Non di scivolare giù con le altre in seguito a una cattiva gestione.

La rivalità, specialmente con le difficoltà odierne dell'Atletico e il processo di cambiamento del Barcellona non è mai stata attuale come oggi. A cancellarla forse sono state le necessità imminenti di plusvalenza del club andaluso, giustificate con calma e tranquillità da Monchi, che ha sottolineato e difeso il modello del Siviglia, il suo modello.

"Abbiamo venduto e siamo cresciuti sempre, perché non c'è altro modello. Gli incassi ordinari non riescono a mantenere questa rosa. Utilizziamo un modello che se provi a spiegarlo ad Harvard ti cacciano in due minuti, però lavoriamo così da 17 anni, e al di là delle singole e sporadiche critiche, la gente deve valorizzare ciò che è stato raggiunto. Continueremo con questa linea perché se cambiassimo modello non arriveremmo a ottenere quello che abbiamo ottenuto finora."

Monchi ai canali ufficiali del Sevilla

Le plusvalenze per continuare a mantenere il Siviglia a questo livello, sempre che i nuovi arrivi vengano azzeccati. I tifosi a fine stagione forse sognavano di provare a colmare quel gap che li distanzia da Real, Barça e Atletico, sempre gradualmente, una pedina alla volta. Oggi si trovano invece scoperti al centro e sul versante sinistro della difesa, con una rosa incompleta a poche settimane dall'inizio della stagione. Fa parte del gioco.

Monchi
Atletico Madrid v Sevilla - La Liga Santander / Soccrates Images/GettyImages

"È un'estate difficile per i sevillistas, tra il tema dell'abbonamento e la vendita di Kounde. Capisco quelli che criticano e quelli che lodano. La critica è qualcosa che fa parte del nostro salario, la accetto L'unica cosa che chiedo è fiducia, dietro c'è un lavoro storico e quasi sempre raggiungiamo gli obiettivi. Capisco che i tifosi siano un po' risentiti, fa parte del gioco."

Monchi ai canali ufficiali del Sevilla

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