L'importanza per il Napoli di avere Simeone in squadra

Giovanni Simeone
Giovanni Simeone / Insidefoto/GettyImages
facebooktwitterreddit

Tranquillità, cinismo, e tanto bel calcio: il Napoli allenato da Luciano Spalletti sta vivendo finora un'annata da incorniciare. Primi in Serie A, imbattuti in tutte le competizioni e la pratica gironi di Champions League archiviata agevolmente. Se torniamo indietro di qualche ora, precisamente al'ultima sfida di CL contro il Glasgow Rangers, c'è l'ennesima nota molto positiva: quella del "Cholito" Simeone.

Il centravanti albiceleste e azzurro sta avendo continuità di prestazioni, e nella serata di ieri ha eguagliato un record di tutto rispetto. Simeone, assieme a suo padre Diego, è il secondo argentino a siglare quattro reti nei primi quattro match della Champions. Dal papà fino al figlio, un legame, una statistica (forse) casuale ma che comunque attesta l'utilità e la costanza del centravanti.

Non solo: l'ultimo incontro disputato in Champions League è finora la ciliegina sulla torta di un giocatore che sta dando il suo contributo alla squadra. Simeone ha sbrogliato una gara che risultava difficile con la Cremonese segnando il gol che ha riportato avanti gli azzurri, e inoltre ci ha messo la testa sulla palla data col contagiri da Mario Rui in un match importante come quello di San Siro contro il Milan.

Ieri, allo Stadio Diego Armando Maradona, una prova da ricordare quasi per tutta la vita: doppietta nel giro di appena quattro minuti, sfida con gli scozzesi messa subito in archivio e con il premio di man of the match ottenuto al termine dei novanta minuti di gioco. Attacca la profondità, stacca di testa e all'occorrenza è anche altruista. Un mercoledì da leoni, con un presagio di una prestazione sontuosa già prima del fischio d'inizio. All'inno della Champions League, quando i suoi compagni sono rimasti impassibili, Simeone si è lasciato travolgere dall'atmosfera dello stadio scaricando un urlo forse mosso dall'adrenalina e dai tifosi.

Spalletti adesso si coccola il suo centravanti. Bomber di riserva? Rincalzo di lusso? Chiamatelo come volete. Nel frattempo il Cholito eguaglia in Europa il papà "ingoiando" in un solo boccone tutto il bello di Napoli. Il primo gol è corsa, controllo e volée, il secondo è un'incornata d'antologia. Per senso d'appartenenza e per caratteristiche Simeone fa le fortune degli azzurri, e non importa se Spalletti l'ha tenuto fuori per tre partite consecutive. Quel che conta è il gruppo, ormai cementatosi dopo un avvio straripante. Tutti sono fondamentali, tutti giocano la loro parte... anche il Cholito, con il Napoli che - probabilmente - ha scoperto l'importanza di averlo in rosa.