Il weekend di fuoco del PSG, 130 milioni spesi e cinque acquisti

Manuel Ugarte, Lucas Hernandez, Kang-in Lee, Milan Skriniar e Marco Asensio.
Paris Saint-Germain Press Conference
Paris Saint-Germain Press Conference / Eurasia Sport Images/GettyImages
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Sarà la settimana di Luis Enrique, o forse così pensavano i tifosi del PSG che fino ai primi giorni di luglio avevano visto la propria squadra indebolita dagli addii di Lionel Messi e Sergio Ramos. È stata invece anche la settimana di Manuel Ugarte, Lucas Hernandez, Kang-in Lee, Milan Skriniar e Marco Asensio. Cinque colpi per un totale di 130 milioni di euro spesi in un weekend, con il chiaro intento di cambiare le cose alla maniera di sempre.

Dalla conferenza stampa di presentazione di Luis Enrique sono emerse diversi temi, ma il principale ha riguardato il futuro di Kylian Mbappé. Uno dei migliori giocatori del mondo quasi provocato a risolvere i suoi dubbi entro un paio di settimane. Il presidente Al Khelaifi, intervistato sulla questione, ha risposto che il campione francese ha questo tempo per firmare il rinnovo e che il club non vuole assolutamente perderlo a zero.

Nel caso di cessione del 7, dell'attacco stellare degli ultimi due anni resterebbe soltanto Neymar Jr. Nel frattempo però, per consolarsi e programmare presente e futuro, il PSG ha pagato 130 milioni per i sopracitati Manuel Ugarte, Lucas Hernandez e Kang-in Lee, tesserando anche Milan Skriniar e Marco Asensio a parametro zero. Calciatori pronti all'uso e nel miglior momento, a livello d'età, della propria carriera e calciatori giovani e promettenti, con l'obiettivo di assicurare un ricambio sempre importante al club più forte di Francia .

PSG, modalità carriera

Accendiamo la Playstation, qualunque versione andrà bene. Ora facciamo partire Fifa e avviamo la modalità Carriera. Bene, a meno che non siate amanti delle aventure facili fin dal primo giorno, non avrete scelto squadre del calibro del Paris Saint-Germain. L'obiettivo sarà diventarlo, nel giro di una, due, tre o più stagioni, a seconda della pazienza e del tempo a disposizione.

Dunque arrivare a creare un paio di squadre da alternare tra campionato, coppe nazionali ed europee, attuando un copioso turnover, come è possibile soltanto nei videogiochi. Per fare questo servono circa una trentina di calciatori che, più avanziamo nella modalità, più dovranno essere di livello alto per competere in tutti i tornei.

Ora torniamo alla realtà e a un PSG che in questa situazione si trova da diversi anni, nonostante i cambi in panchina e l'arrivo di Luis Campos come DS nella passata stagione. Stando a quanto evidenziato da Transfermarkt, nella rosa della squadra parigina sono presenti 46 calciatori che, escludendo diverse giovani promesse, potremmo ridurre a circa 40. Comunque un numero esagerato che ha, su tutte, una conseguenza negativa: quella di creare (come accaduto l'anno scorso) un gruppetto di giocatori fuori dal progetto, che si allenano a parte in attesa di essere "svenduti".

French Ligue 1"Paris Saint-Germain v Olympique Lyon"
French Ligue 1"Paris Saint-Germain v Olympique Lyon" / ANP/GettyImages

Tra scomodi rientri dai prestiti e nuovi volti, toccherà ora a Luis Enrique fare ordine nello spogliatoio del PSG per comporre quelle due squadre abbondanti in grado di competere nelle tre competizioni. Proviamo ad immginare da chi sarebbero formate le due formazioni oggi, una di titolari e una di "riserve".

PSG XI, 4-3-3: Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, L. Hernandez, N. Mendes; Verratti, Ugarte, Vitinha; Neymar, Mbappé, Asensio. All. Luis Enrique.

PSG XI (2), 4-4-2: K. Navas; Mukiele, Skriniar, Kimpembe, Bernat; Zaire-Emery, Fabian Ruiz, Renato Sanches, Carlos Soler; Ekitike, Kang-in Lee All. Luis Enrique

Attualmente i giocatori da tenere in considerazione sarebbero più o meno questi. Il mercato in entrata potrebbe non essere terminato, ma prima ci sono da piazzare calciatori che, salvo sorprese, non rientrano nei piani parigini. Icardi è in direzione Galatasaray, mancano destinazioni ufficiali per Wijnaldum e Draxler, Danilo Pereira e Paredes, ancora Kurzawa e Dagba, oltre ai tanti giovani promettenti che aspirano a un po' di spazio in una folla di calciatori che ribolle di talento.

Cinque sono arrivati in un weekend, mossa astuta per regalare nomi importanti al tecnico asturiano dall'inizio del ritiro. Attenzione però, l'abbondanza rischia di creare ulteriori scontenti complicando la creazione di un gruppo armonioso e unito verso un unico obiettivo. Il recente passato è il testimone chiave.